Venerdì 8 gennaio 2016, si entra nel vivo del processo a padre Graziano, il frate congolese che secondo gli inquirenti avrebbe ucciso la donna considerata la sua amante: Guerrina Piscaglia. Si tratta della seconda udienza,dopo quella del 18 dicembre scorso, dopo un rinvio iniziale del processo. Infatti il 4 dicembre i difensori del religioso congolese decisero di aderire a uno sciopero dei penalisti e la prima udienza non ebbe luogo, anche se già allora in tribunale si erano presentati i vari protagonisti, compreso padre Graziano e i suoi legali.
Il punto sul processo a padre Gratien (Graziano) Alabi
Dunque l'8 gennaio sarà il giorno della seconda udienza del processo che riguarda padre Graziano, il frate originario della Repubblica del Congo, accusato di aver ucciso Guerrina Piscaglia, poiché, stando alle ricostruzioni sul caso, la donna manifestando ossessivamente il suo innamoramento nei confronti del sacerdote, poteva rappresentare una minaccia per quell'uomo appartenente alla chiesa. Padre Graziano avrebbe dunque ucciso Guerrina e si sarebbe poi 'liberato' del suo cadavere, occultandolo da qualche parte. La prima udienza del processo si era tenuta il 18 dicembre scorso nel Tribunale di Arezzo e si era conclusa sul tardi, verso le ore 20, di quello stesso giorno.
Si era trattato di un'udienza prettamente tecnica, ma il dibattimento non poteva essere ripreso dalle telecamere, ad eccezione di alcune momenti non riguardanti il processo vero e proprio.
In quel 18 dicembre erano presenti in aula il marito della scomparsa, Mirco Alessandrini, col figlio Lorenzo, le sorelle di Guerrina e altri loro parenti e un rappresentante dell'Associazione Penelope, che si sono tutti costituiti parti civili.
Padre Graziano in quell'occasione è apparso sereno, anche se un po' dimagrito, accompagnato dai suoi legali: Riziero Angeletti e Francesco Zacheo.
Natale in carcere per padre Graziano
Fra i testimoni di questo processo in futuro vedremo anche l'arcivescovo della diocesi di Arezzo monsignor Riccardo Fontana, anche se non si conosce il giorno in cui effettivamente testimonierà.
Inoltre testimonierà anche un altro religioso presente a Ca' Raffaello quel 1° maggio 2014, quando Guerrina scomparve: si tratta di padre Giovan Battista, che si era poi trasferito ad Haiti. Intanto padre Graziano ha trascorso il Natale in carcere, in mancanza della possibilità di utilizzare il braccialetto elettronico, che avrebbe permesso gli arresti domiciliari. Dal sito web Arezzo tv apprendiamo che a breve gli avvocati difensori presenteranno una nuova istanza di scarcerazione, anche senza il dispositivo elettronico.