Bruxelles (Belgio) – Si trova nel comune di Schaerbeek, a Bruxelles, il luogo che uno dei fautori della “strage di Parigi”, il latitante Abdeslam Salah, ha utilizzato per nascondersi dall’occhio attento delle autorità internazionali. Secondo gli inquirenti, in quello stesso appartamento sarebbero state attentamente preparate le cinture esplosive fatte esplodere dai terroristi.
Il ritrovamento del covo di Salah
L’appartamento utilizzato dagli attentatori, è stato recentemente preso in affitto da un sospettato che in questo momento è indagato per presunti collegamenti con i kamikaze.
Tutto questo fomenta le ipotesi che riguardano ulteriori attacchi che potrebbero essere perpetrati dallo Stato Islamico in Europa. Soprattutto in Belgio, la situazione d’allerta rimane ancora molto alta.
Secondo il procuratore federale Frederic Van Leeuw, il 15 gennaio prossimo potrebbe essere una data a cui bisogna prestare particolare attenzione, visto che tale data coincide esattamente con l’anniversario della morte di due terroristi uccisi dalle forze speciali (Questi attentatori preparavano alcuni importanti attentati a Varviers, ndr).
Un futuro incerto
Il procuratore federale Frederic Van Leeuw, infatti ha detto: “Teniamo conto di questa data simbolica, visto che i terroristi cercano sempre simbolismi”.
Di questi tempi, in effetti, la prudenza non è mai troppa. Visti i precedenti attacchi perpetrati dallo Stato Islamico nei confronti dell'Occidente, la comunità internazionale vuole prendere le dovute precauzioni per far sì che una nuova strage non si verifichi.
Tuttavia, l'imprevedibilità con cui questi jihadisti hanno agito fino a questo momento, non rende facile contrastare l'ondata di terrorismo che sta coinvolgendo una grossa fetta di Occidente.
Quali misure la comunità internazionale intraprenderà non ci è dato saperlo. A prescindere da ciò che accadrà in futuro, comunque, non bisogna mai atterrirsi o cedere al timore morboso. Questo agevolerebbe ulteriormente gli attacchi perpetrati dall'Isis.