L'Isis torna a colpire in Iraq. Cinque kamikaze si sono fatti esploderein un attacco alla base militare di Speicher a Tirkit, nella zona nord di Baghdad. L'attentato ha causato 15 morti e 22 feriti tra le forze di sicurezza. Lo Stato Islamico ha rivendicato l'atto terroristico. Tikrit, città natale del defunto leader iracheno Saddam Hussein, fu teatro di una sanguinosa battaglia avvenuta a giugno del 2014 durante l'avanzata delle forze del califfato in territorio iracheno.

Il massacro di Camp Speicher

A maggio dell'annno scorso nella zona di Tikrit, furono rinvenute delle fosse comuni con quasi 500 cadaveri sepolti.

Erano i resti dei militari iracheni uccisi nel "massacro di Camp Speicher", dopo una violenta battaglia tra le truppe governative ed i miliziani jiahdisti. Secondo le fonti delle Nazioni Unite furono 1.700 i militari iracheni uccisi dall'Isis, nel corso della battaglia e poi, successivamente, in esecuzioni sommarie.

Continuano i raid aerei

Quanto accaduto a Tikrit è certamente una risposta dell'Isisalla controffensiva dell'Iraq le cui truppe, alla fine di dicembre, hanno ripreso ad avanzare per liberare i territori occupati dallo Stato Islamico. Secondo quanto dichiarato dal governo di Baghdad, Ramadi è stata liberata dalle milizie jiahdiste anche se non tutti i quartieri sono ora presidiati dalle forze irachene e si continua a combattere in molte zone della città.

Intanto proseguono i raid aerei contro le postazioni dell'Isis: a capodanno i caccia canadesi avevano bombardato un campo del califfato nella già citata Ramadi. Ieri altri due attacchi, nella zona di Mosul.

USA,Trump: 'Hillary ed Obama hanno creato l'Isis'

Intanto negli Stati Uniti c'è da registrare una nuova, clamorosa dichiarazione di Donald Trump che accende ancora la corsa verso le Primarie.

Nel corso di un comizio in Mississippi infatti il candidato Repubblicano ha accusato l'amministrazione Obama di aver "creato" lo Stato Islamico. "Hillary Clinton - ha detto Trump - ha creato l'Isis con Obama". La colpa della Casa Bianca sarebbe quella di "non aver congelato le risorse economiche legate al petrolio controllato dall'Isis".