Mara P. (35 anni) è la moglie di Djiby Ba (36) sospettato di aver ucciso lo scorso 11 Aprile a Ginevra la giovane ricercatrice torinese Valentina Tarallo (29). Nel 2014 Mara presentò una denuncia per maltrattamenti subiti dal consorte. La denuncia in questione è stata ultimamente acquisita dagli investigatori svizzeri. Si tratta infatti di un importante ulteriore documento a carico del senegalese. Valentina Tarallo e Djiby Ba avevano avuto una relazione fino a pochi mesi prima del terribile omicidio. Nel corso della loro breve storia, Djiby si era mostrato come un uomo violento ed autoritario.
Tanto che la stessa Valentina aveva deciso di troncare il loro rapporto. Sarebbe proprio questo il movente del delitto secondo gli investigatori svizzeri. Il senegalese non aveva mai digerito la scelta della 29enne di lasciarlo. Ba pedinava Valentina continuamente ed in maniera ossessiva. Fino al giorno della tragedia, quando il 36enne avrebbe ucciso la ricercatrice a colpi di spranga.
Le prove controil senegaleseex fidanzato di Valentina
A incastrare l'uomo ci sono diversi elementi. Dalla testimonianza di un vicino della Tarallo che avrebbe visto un uomo di colore attendere davanti all'appartamento della vittima, alle impronte di Ba ritrovate sull'arma del delitto. La denuncia di Mara, rappresenta un'ulteriore prova di quanto il senegalese sia violento e pericoloso nei confronti delle donne con cui instaura una relazione sentimentale.
Tale denuncia potrebbe risultare fondamentale per l'incriminazione completa di Djiby. Il documento è stato reso noto dal settimanale Giallo, diretto da Andrea Biavardi. Djiby Ba e Mara P. si sposarono nel 2009. Dopo il matrimonio i due andarono a vivere a Cislago, in provincia di Varese, presso un appartamento di proprietà della moglie, ricavato da una cascina.
I primi casi di violenza si verificarono intorno al 2011, dopo quasi tre anni di convivenza.
Il resoconto di Mara
La giovane Mara ha raccontato: "Djiby Ba, il mio ex marito, era ossessionato dalla gelosia. Quando osavo uscire mi prendeva a schiaffi. Una volta mi colpì con un manico di scopa". Il senegalese, dopo il delitto, è stato inquadrato dalle telecamere.
Il settimanale Giallo ha pubblicato una foto di Mara in compagnia della sorella. L'immagine è stata opportunamente censurata, al fine di tutelare la donna. Nella denuncia contro l'uomo, Mara afferma chiaramente che Djiby era solito sfogarsi nei suoi confronti con ingiurie e percosse. La donnadenunciò il consorte due anni fa, il documento è stato acquisito dagli investigatori svizzeri. Un uomo pericoloso Djiby, che durante la convivenza con la moglie, si mostrava ogni giorno sempre più violento. Le indagini proseguono.