A tre anni di distanza dalla morte di David Rossi, gli inquirenti, guidati dalprocuratore capo Salvatore Vitello,sono tornati in Vicolo Monte Pio, nel punto dove fu trovato il corpo esanime dell'allora responsabile della comunicazione di Mps, per tentare nuovamente di ricostruire cosa accadde il giorno della caduta.Le strade nei pressi di Rocca Salimbeni, storica sede Mps, erano presidiate da un folto numero di agenti delle forze dell'ordine, che hanno tenuto a bada cronisti e curiosi. Per effettuare i rilievi non è stata simulata la caduta utilizzando un manichino, come qualcuno aveva caldeggiato, bensì sono stati effettuati nuovi rilievi telemetrici.

Presenti anche gli uomini del Ris

Per cercare di fare definitivamente chiarezza sulla morte dell'ex dirigente Mps, oltre ai magistrati e ai i periti, erano presenti anche gli uomini del Reparto investigazioni scientifiche (Ris)dei Carabinieri, comandati dal tenente colonnello Davide Zavattaro, e due mezzi dei Vigili del fuoco.

Se in precedenza gli inquirenti sembravano non avere dubbi in merito alla finestra dalla quale cadde nel vuoto David Rossi, ovvero quella del suo ufficio, posta al terzo piano dello stabile, su indicazione dei familiari della vittima, è stata analizzata anche la finestra posta al piano superiore, al quarto piano dell'edificio, per un'altezza da terra di circa quindici metri.

I familiari di Rossi, che sin dall'inizio non hanno ritenuto credibile l'ipotesi del suicidio, sospettano che l'uomo possa essere stato spintoproprio da quell'altezza.

Gli esiti dell'autopsia disponibili a ottobre

Gli esiti della nuova autopsia, che ha reso necessaria la riesumazione dei resti dell'ex manager, saranno resi noti ad ottobre, e non più ai primi di luglio, come previsto in un primo momento.

Iperiti nominati dalla procura di Siena, l'anatomopatologa Cristina Cattaneo, ed il tenente colonnello dei Ris, Zavattaro, hanno chiesto una proroga.

L'ing. Luca Scarselli, uno dei periti nominati dalla famiglia del defunto, ha chiesto l'acquisizione del filmato originale della caduta, ripresa dalle telecamere poste nei pressi di Vicolo Monte Pio.

L'ingegnere sostiene che il filmato messo a sua disposizione sarebbe "artefatto", per rendere leggibile il file, ed il montaggio potrebbe aver modificato i tempi e le immagini stesse. Secondo Scarselli, ci sarebbe una discrepanza tra la lunghezza del video riportata nella didascalia e la durata effettiva dello stesso. A distanza di più di tre anni da quel 6 marzo 2013, la vicenda del presunto suicidio di David Rossi è ancora lontana dalla definitiva chiusura.