È stato arrestato questa mattina dai Carabinieri di Siniscola, Bachisio Angius, il 27 enne sassarese, accusato di essere il presunto aggressore di Luca Isoni, il ragazzo disabile di Olbia, massacrato di botte la scorsa notte nel parcheggio di una discoteca di San Teodoro. Il giovane è finito in manette dopo l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le indagini preliminari di Nuoro. Angius era una vecchia conoscenza delle forze dell’ordine, proprio per aver commesso dei reati dello stesso tipo e per i quali, tempo fa, era anche già finito nei guai.
Ora il giovane si trova rinchiuso in una cella del carcere nuorese di Badu ‘e Carros. Le indagini comunque sono ancora in corso e a breve i carabinieri di Siniscola terranno una conferenza stampa nella sede del comando provinciale di Nuoro per illustrare tutti i dettagli sull’operazione.
Vogliamo la verità
L’arresto di Bachisio Angiusera nell’aria anche se il suo legale aveva dichiarato di possedere un filmato che in qualche maniera smentiva la ricostruzione dei fatti effettuata dai familiari di Luca Isoni. “A noi non interessa puntare il dito su nessuno – assicura Nicola Di Benedetto, l’avvocato che tutela Luca e la sua famiglia – vogliamo solo la verità. Solo è soltanto questo. Voglio sottolineare – prosegue l’uomo – che se non ci fosse stato quel filmato molto probabilmente non saremo qui a parlare.
Luca infatti inizialmente aveva detto ai familiari di essere caduto dalla moto. Soltanto grazie a quelle terribili immagini siamo venuti a conoscenza del fattaccio. Ringraziamo i Carabinieri – conclude il legale – che hanno svolto le indagini in maniera davvero esemplare. Tutti vogliamo la verità senza dover condannare nessuno ingiustamente”.
Il caso finisce in Consiglio comunale a Olbia
Lunedì prossimo, alle 18, il brutale pestaggio avvenuto a San Teodoro sarà contenuto nell’ordine del giorno del Consiglio comunale di Olbia grazie alla decisione unanime presa dal presidente dell’aula e da tutti i capogruppo. Anche il neo eletto sindaco Settimo Nizzi, reduce da una querelle con Sabrina Guzzanti, ha condannato il gesto: “Non ci sono parole né giustificazioni – ha assicurato il primo cittadino – il brutale pestaggio è soltanto da condannare. E questa situazione dovrebbe farci riflettere di più per farci capire l’importanza dell’educazione dei giovani”.