Il 14 Luglio è un giorno di festa nazionale in Francia, è infatti il giorno in cui si celebra la presadella Bastiglia. Il giorno delle celebrazioni, delle parate, delle feste per strada. A ciò si aggiunge anche il magnifico spettacolo dei fuochi d'artificio. In Costa Azzurra ed a Nizza i fuochi sono ovviamente sul mare. La Promenade des Anglais ogni anno accoglie la gente in festa, che si accalca per godersi lo spettacolo notturno dei fuochi pirotecnici. Padri, madri e bambini... Tanti bambini.

L'attacco del 'mostro impazzito'

Erano le ore 22:30 del 14 Luglio 2016 a Nizza, quando è accaduto l'imprevedibile.

I fuochi d'artificio si sono spenti sul mare ed un camion bianco dalla lunghezza di 15 metri è comparso dalla via adiacente l'ospedale pediatrico. Il bolide ha superato la barriera che impedisce alle auto l'accesso alla Promenade. I poliziotti hanno cercato in tutti i modi di fermarlo fin dall'inizio ed un uomo coraggioso ha addirittura affiancato il tir con la sua moto, cadendo però a terra. Il camion ha poi accelerato la sua corsa, gettandosi sulla folla ad 80 chilometri orari.

Il tragitto del tir assassino

Il "camion dell'orrore" guidato dal terrorista tunisino Mohamed Bouhlel ha proseguito il suo tragitto a zig-zag, cercando di mietere più vittime possibili, come fossero birilli. Intanto Bouhlel sparava dal finestrino con una pistola calibro 7.65.

Sparava a caso, chiunque incontrasse sulla sua strada. Quei momenti di follia sono stati raccontati da decine di testimoni, come il fotografo italiano Gian Mattia D'Alberto, il quale ha dichiarato alla nota trasmissione mediaset Quarto Grado: "Ho visto il camion comparire da alcune palme e già andava molto veloce. Vedevo tutta questa gente che scappava e che veniva tranciata dal camion.

In seguito è arrivato qui sotto casa dove c'era molta più gente rispetto all'altezza precedente ... Andava a zig-zag, cercando di colpire quanta più gente possibile". La folla è andata nel panico, c'erano persone che urlavano, piangevano, fuggivano. I genitori stringevano tra le braccia i bimbi più piccoli cercando di portarli in salvo da quell'inferno. Molti si sono rifugiati negli alberghi, nelle case e nei ristoranti. Per aggiornamenti su questo ed altri casi di cronaca, cliccate Segui.