Per mesi è stata segregata in casa, picchiata e costretta a prostituirsi. Fino a ieri, quando approfittando di un momento di sonno del suo aguzzino è riuscita a salvarsi, fuggendo dalla finestra e rifugiandosi nell'appartamento del piano di sotto. E’ accaduto a Barletta, in un edificio del centro storico, proprio nel giorno in cui la città festeggiava il santo patrono.
Il suo aguzzino, Victor Militaru, suo connazionale di 35 anni ora è stato arrestato con l'accusa di sequestro di persona, minacce e sfruttamento della prostituzione.
L’incubo durava da mesi: la giovane donna, di origini rumene, è stata privata dei documenti, segregata in casa e costretta a prostituirsi subendo ogni giorno violenze.
Fino a ieri mattina, quando approfittando del fatto che l’uomo si era addormentato, ha aperto la finestra e si è aggrappata ad un tubo del gas riuscendo così ad entrare nell’appartamento sottostante. Purtroppo ha trovato anche qui la porta chiusa: la proprietaria uscendo aveva chiuso a chiave la porta. Terrorizzata e temendo di essere rintracciata la donna ha bloccato la porta con un fil di ferro e si è nascosta nell’armadio. Rincasando la proprietaria non è riuscita ad aprire la porta di casa, e temendo un tentativo di furto ha chiamato il 113. Ma anziché trovare la casa svaligiata, gli agenti della polizia hanno trovato una giovane donna in evidente, quanto comprensibile, stato di agitazione.
Una volta liberata, la donna accompagnata dagli agenti ha incontrato per strada il suo sfruttatore che la stava cercando. Quando Victor Militaru l’ha vista non ha esitato a minacciarla in rumeno, dicendole di fare attenzione a quello che avrebbe detto, altrimenti l’avrebbe pagata cara. Ma per fortuna lei non si è fatta più intimidire e in commissariato ha raccontato la sua terribile storia e le percosse e violenze subite.
Nell’appartamento del suo sfruttatore, gli agenti hanno trovato tra l'altro, due carte di identità romene, una intestata alla donna salvata e un'altra ad un'altra cittadina romena, non presente in casa, nascoste dietro una credenza del bagno.Si tratta di un altro caso che dimostra come il tema della prostituzione in Italia sia sempre più difficile da affrontare.
Per questo è stato presentato a Roma il progetto della Polizia di Stato contro la violenza sulle donne.