L’assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna ha approvato alcuni giorni fa con i voti dei gruppi consiliari PD e Sel, l’opposizione di Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega Nord e l’astensione dei Cinque Stelle, una risoluzione per chiedere alla Giunta Regionale un intervento contro la vendita di gadget del ventennio fascista sul territorio regionale.
In Romagnasoprattutto, e in particolar modo a Predappio, città natale di Benito Mussolini, esiste da sempre un fiorente mercato di oggetti e gadget che rimandano al ventennio fascista, compresa un’etichetta applicata sulle bottiglie di ottimo vino Sangiovese prodotto ancora oggi dalle vigne dello stesso Duce.Il flusso turistico di nostalgici ha alimentato per decenni le casse del Comune appenninico forlivese e quelle dei commercianti e albergatori locali, che guardano con sospetto al riproporsi di questa polemica.
Gadget del ventennio: il Sindaco di Predappio
Ma sono contrari all’idea tutti o quasi gli abitanti di Predappio, compreso il sindaco PD Giorgio Frassineti, il quale ha dichiarato che “…le autorizzazioni a questi commercianti sono state concesse oltre vent’anni fa; posso essere d’accordo con questo tipo di risoluzione, ma mi aspetto anche il passaggio successivo che è quello di non dimenticare un periodo della nostra storia finito male, ma che va fatto comunque conoscere alle giovani generazioni. Il passo successivo deve essere l’investimento in cultura e conoscenza, esattamente quello che noi abbiamo proposto di realizzare nella Casa del Fascio con il museo sulla storia del Novecento, che hanno necessità di restauro e ristrutturazioni; l’insediamento nell’ex Casa del Fascio del Centro Studi internazionale sul fascismo e il primo Novecento, contribuirà finalmente a togliere la narrazione del ventennio ai tre negozi di gadget, per darla agli storici più preparati di tutto il mondo”.
In effetti il dibattito su questo argomento è abbastanza inutile e un po’ surreale, in quanto le leggi in materia di apologia del fascismo esistono già e basterebbe applicarle, anche se andrebbe riconosciuto che oggi la nostra democrazia è abbastanza matura per non avere paura dell’aspetto folkloristico legato al ventennio fascista.
Gadget del ventennio:una mostra in preparazione
Tra l’altro, è in fase di organizzazione la mostra storico-documentaria di Predappio sulla Battaglia del grano di Mussolini, senza contare quella sull’architettura fascista che ha riscosso notevole successo di pubblico e di critica.Si tratta tutto sommato di una di quelle polemiche estive nemmeno troppo nuova del resto, che ogni qualche anno torna a galla, destinata a finire in una bolla di sapone, anche perché probabilmente gli interessi in ballo non sono particolarmente elevati e sostanzialmente limitati all’economia locale di Predappio, anche se potrebbero andare a toccare altre città italiane, tra le quali anche Forlì, Latina, la stessa capitale Roma che di simbologie del fascismo ne ha diverse.