Un reperto storico recuperato per caso, durante un bagno al mare. È successo a Villasimius, in Sardegna, dove alcuni turisti immersi nelle acque cristalline della costa sud-orientale dell'Isola, hanno notato un'ancora. Il reperto, secondo una prima ricostruzione risalenteal periodo bizantino (V secolo dopo Cristo), è lungo un metro e quaranta centimetri.

Dopo l'avvistamento nelle acque dell'isola dei Cavoli (dove i turisti hanno la possibilità di fare delle escursioni in traghetto), l'ancora è stata portata a riva dal vice presidente e da un socio dell'associazione onlus "Mari Nostru" che in quel momento erano impegnati nella pulizia della statua della Madonna del Naufrago, monumentodi granito realizzato da Pinuccio Sciola, alto 3,2 metri,deposto dal club subacqueo "Sub Sinnai" nel 1979, nella parte sud, sul fondo marino, alla profondità di circa dieci metri.

I due, inizialmente non si sono resi conto dell'importanza del ritrovamento. Ma guardando bene l'ancora hanno capito di trovarsi di fronte non a un oggetto comune. Così i due volontari hanno sospeso la pulizia della statuaper prelevare l'ancora dal fondale e consegnarla al comandante del distaccamento di Villasimius della capitaneria di porto di Cagliari. Il maresciallo Capo, Francesco Fornaro, ha quindi informato la soprintendenza archeologica che preleverà il reperto storicoper ottenere più informazioni possibili sulle sue origini e sottoporlo a un delicatissimo processo di conservazione.

Non è la prima volta che in questa parte di costa sarda vengono recuperati reperti del genere. Già nel luglio del 2012,i carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Sassari avevanoeffettuato controlli e monitoratoqueste aree marine protette e avevano scoperto un’anfora vinaria in terracotta, del tipo dressel 1b, lunga 70 centimetri, di particolare interesse storico e archeologico risalente all’epoca romana repubblicana (I sec.

a.C.). Sempre a Villasimius, a Cala Caterina, era stato recuperato un ceppo d’ancora in piombo di epoca romana (I sec. a.C., II sec. d.C.) della lungo183 centimetri.

Nelle prossime ore, o al massimo nei prossimi giorni, gli archeologi forniranno maggiori informazioni sul ritrovamento.