Ha compiuto da poco 21 anni il writer tedesco che ieri, alle 13, aveva deciso di imbrattare il vagone di un treno della metropolitana milanese. Il ragazzo era insieme a due complici. L'intento del tedesco era anche di filmare tutto, visto che aveva portato con sé una telecamera GoPro.

Jonas Simon Wasserthal non appartiene a nessuna crew di Milano

Le telecamere di sorveglianza si sono rivelate fondamentali per individuare e fermare Jonas Simon Wasserthal, un giovane tedesco che sembra non appartenere a nessun gruppo di writer di Milano. Gli uomini della sorveglianza e i carabinieri hanno bloccato il 21enne vicino a un vagone di un treno della metro (linea 2).

L'episodio è avvenuto nel deposito di Gorgonzola. Il personale dell'Atm e i militari hanno scoperto che il tedesco aveva con sé non solo una trentina di bombolette ma anche una telecamera GoPro e una ricetrasmittente. E' chiaro che il writer voleva immortalare la sua impresa e magari pubblicarla sui social network. Le forze dell'ordine, però, lo hanno bloccato prima che iniziasse ad imbrattare il convoglio.

Il graffitaro voleva agire di giorno, a differenza della maggior parte dei suoi 'colleghi', che opera invece di notte perché i rischi di essere beccati dalle forze dell'ordine sono minori. Jonas Simon era arrivato a Milano con due amici che, all'arrivo degli addetti alla sorveglianza e dei carabinieri, si sono dati alla fuga.

Probabilmente, i due ragazzi avevano il ruolo di monitorare la zona ed avvertire il writer qualora vi fosse qualche movimento strano.

Il giovane tedesco pensava di agire indisturbato nel deposito Atm di via Trieste 35, luogo adibito alla manutenzione dei mezzi, invece è stato sorpreso e denunciato per imbrattamento ed invasione di terreni e di edifici.

Dietro ai writer si celano fenomeni criminali

Quello dei writer è un vero problema a Milano. Da anni le forze dell'ordine cercato di contrastare il fenomeno dei graffitari che imbrattano muri, vagoni e mezzi pubblici. Le crew di graffitari sono collegate quasi sempre alla malavita. Lo scorso maggio, ad esempio, gli agenti della Polizia locale hanno fermato e denunciato 9 componenti della famosa crew Wca, nota anche in Europa: due di essi sono finiti in prigione per droga. Antonio Barbato, comandante della Polizia locale di Milano, ha sottolineato che dietro alle bande di writer si celano spesso attività criminose come lo spaccio di droga.