"Appartengo alla Protezione Civile e sono stato a L'Aquila circa 25 giorni. Questa volta, purtroppo, la piaga del Terremoto ha colpito tanto il mio paese quanto quello di mia moglie. Voglio rivolgere un appello ai signori ministri e, più in generale, a tutti coloro che 'contano': se una cosa costa 10, si spenda 10. Non è possibile moltiplicare i costi e mangiarsi i soldi alle spalle dei terremotati con i poveri disgraziati ancora nelle tende". Sono le parole di un volontario della Protezione Civile di Roma Capitale, come recita la dicitura sulla divisa che indossa, questa mattina ad Ascoli, a margine dei funerali solenni per le vittime marchigiane del sisma che ha colpito l'Italia centrale.

Ma sono, soprattutto, le parole di chi ha vissuto e vive il dramma da vicino e teme che si ripeta quanto già avvenuto a L'Aquila.

Una preoccupazione condivisa da quanti, in rete, chiedonotrasparenza sulla destinazione dei fondi raccolti attraverso gli sms solidali e ricordano il caso abruzzese, denunciato nel 2012 dal compianto Emiliano Liuzzi su Il Fatto Quotidiano. I 5 milioni donati all'epoca attraverso messaggi e telefonate confluirono, per decisione dell'ex capo della Protezione Civile Guido Bertolaso, ad Etimos, consorzio finanziario di Padova che li utilizzò per garantire le banche in caso di richiesta di prestiti da parte dei terremotati. Prestiti negati a chi, con il terremoto, aveva perso tutto ed era pertanto giudicato a rischio.

Ma anche coloro che, al finanziamento, riuscirono ad accedere, si trovano a dover restituire la somma ricevuta. E con gli interessi.A guadagnarci, insomma, furono unicamente gli istituti di credito, con comprensibile sdegno della popolazione aquilana.

A riportare alla memoria la tragedia di sette anni fa è anche il vicepresidente della Camera, nonché membro del direttorio del Movimento Cinque Stelle, Luigi Di Maio, che rimarcala necessità di vigilare "su come si spenderanno i soldi per gli aiuti e per la ricostruzione", promettendo che "non ci sarà un'altra L'Aquila o un'altra Emilia, non ci sarà speculazione.Dobbiamo lavorare" - aggiunge- "suquesto: impedire che i soldi dei cittadini, provenienti da donazioni e tasse, vengano investiti male".