La storia recente d'Italia è purtroppo caratterizzata da eventi sismici disastrosi e la scossa che la scorsa notte hadevastato interi paesi del reatino e dell'ascolano è forte quasi quanto quella che il 6 aprile 2009 distrusse L'Aquila, in Abruzzo. Allora fu di magnitudo 6.2 contro i 6 attuali. Il sisma più forte rimane quello in Irpinia nel 1980 la cui entità fu di magnitudo 6.8.
Cinquant'anni di tragici eventi sismici
Il Terremoto che nel 1968 devastò la Valle del Belice in Sicilia Occidentale, tra le provincie di Trapani ed Agrigento, fu di magnitudo 6.1.
Interi paesi come Salemi, Gibellina, Salaparuta, Poggioreale e Montevago furono rasi al suolo. I morti furono 370 con oltre 1.000 feriti e 70 mila sfollati. Il 1976 fu l'anno del terremoto in Friuli, magnitudo 6.4 della scala Richter che causò addirittura 990 morti e 100 mila sfollati. Apocalittico il bilancio del violento terremoto in Irpinia del 1980, con oltre 2.900 vittime, 8.800 feriti e circa 280 mila sfollati. Il sisma, di magnitudo 6.8, colpì la Campania centrale e parte della Basilicata. Diciassette anni dopo, nel 1997, due scosse di magnitudo 6.4 colpirono l'Umbria provocando la morte di 11 persone. Fu di magnitudo 6 invece il terremoto a San Giuliano di Puglia, nel Molise. La scossa più violenta provocò il crollo di una scuola elementare in cui morirono 27 bambini ed una maestra.
Il numero delle vittime sale vertiginosamente per il sisma che nel 2009 devastò L'Aquila e parte dei centri circostanti in Abruzzo: si contarono 309 morti, 2.000 feriti e 65 mila sfollati. L'ultimograve sisma in ordine di tempo era stato quello in Emilia del 2012, localizzato in gran parte nelle province di Modena, Ferrara, Reggio Emilia e Bologna ma avvertito anche in Lombardia, nel mantovano, ed in Veneto in provincia di Rovigo. Due scosse, la prima di magnitudo 5.8, causarono complessivamente 27 morti.