Sull'Indiana e l'Ohio, negli USA, si sono abbattute una serie di terribili tempeste che hanno portato alla formazione di circa 12 trombe d'aria fortissime. Il cataclisma ha causato seri danni alle case e al commercio, ma fortunatamente, in termini di vite umane, non si sono avute gravi conseguenze. Le autorità si sono già attivate per assicurare il territorio, ripristinare le linee elettriche e rimuovere gli alberi caduti, mettendo così in sicurezza la zona. Lapotenza stimata dei venti dei tornado è stata EF3, ovvero un vortice d'aria che soffia a 218-266 km/h.
Il tornado
Il tornado ha sferzato la zonaal sud diKokomo, in Indiana, dove ha completamente distrutto uno Starbucks coffee, molte abitazioni e parecchi uffici. La zona colpita è situata a 40 miglia a Nord di Indianapolis. Per ora non ci sono state vittime in questa cittadina e le persone che hanno riportato danni sono 15. Sono invece circa 220 gli sfollati. La polizia è intervenuta subito impedendo l'accesso dei civili alla aree danneggiate, a meno che non siano residenti. Il tornado ha continuato a spostarsiad est, dove ha investito l'Ohio. Le città colpite questa volta sono state di più, ovvero,Defiance, Henry, Paulding and Van Wert, ma fortunatamente anche questa volta nessuna persona ha riportato seri danni.
Le strutture più colpite sono state le strade, che sono temporaneamente chiuse. Molti danni sono stati riportati anche nei parchi pubblici e parecchie macchine sono state distrutte dalla furia dei venti dei dodici tornado, che non si sono arrestati subito.
Terremoti e cataclismi
Le tragedie non sembrano volersi fermare questo agosto, poiché i dodicitornado arrivano dopo il Terremoto che ha devastato amatricee altri comuni limitrofi, i cui molti abitanti non hanno hanno avuto la fortuna di riuscirsi a salvare,e il sisma che ha distrutto la Birmania causando molte morti e danneggiando 200 templi molto antichi. Il sisma in Italia ha avuto una magnitudo di 6.00, mentre quello in Birmania è stato ancora più devastante, arrivando a 6.8 della scalaRichter.
