Dopo due anni nell'orbita della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, raggiunta dopo un viaggio lungo 10 anni, la sonda spaziale europea Rosetta ha compiuto la sua missione. Il gran finale, come è stato battezzato dagli addetti alla missione di controllo ESA, è avvenuto alle ore 13:39 italiane; la sonda Rosetta si è spenta impattando contro la superficie dell'iceberg dello spazio. Non è l'unica ospite del bolide, sulla superficie c'è il land Philae che proprio Rosetta rilasciò (novembre 2014) sulla cometa, per analizzare il suolo del corpo spaziale fatto di acqua, monossido di carbonio, magnesio, ammoniaca e molti altri elementi.

Rosetta e il viaggio nello spazio profondo

Rosetta è partita dalla base di Kourou, nella Guiana francese, il 2 marzo 2004 con circa un anno di ritardo a causa di problemi nel vettore di lancio. Prima di raggiungere la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, ha viaggiato nel sistema solare incontrando Marte e più volte la terra. Il 5 settembre 2008 ha incontrato la cometa Steins e il 10 luglio 2010 la cometa Lutetia, in due voli molto ravvicinati.Rosetta ha raggiunto la cometa Gerasimenko il 6 agosto 2014, dopo 3 mesi di manovre per effettuare il rendezvous.

Trovare le origini della vita

Da allora sono trascorsi 786 giorni, durante i quali gli 11 strumenti scientifici hanno fotografato e analizzato la superficie dell'astro a varie distanze.

Scopo della missione capire se una cometa caduta sulla terra abbia potuto contribuire alle origini della vita sul nostro pianeta. La cometa, infatti, è ricca di carbonio, idrogeno, ossigeno e azoto: i mattoni della vita.Il land Philae ha usato il suo laboratorio scientifico composto da 10 strumenti per sondare la composizione della superficie, fotografare l'ambiente circostante, fare analisi ai raggi x e analizzare i gas emessi dalla cometa.

La missione dei record

La missione Rosetta ha battuto molti record lungo il suo viaggio. Anzitutto ha portato a compimento l'incarico affidatole senza mai perdere i contatti con la terra per ben 12 anni, anche quando è entrata in ibernazione da giugno 2011 a gennaio 2014.Rosetta è stata la prima sonda spaziale a orbitare intorno una cometa e a osservare da vicino il processo di riscaldamento che avviene durante l'avvicinamento al Sole.

E' stata la prima missione nella storia a far atterrare sul suolo di una cometa un land, Philae, il quale ha potuto “toccare” e analizzare la superficie ghiacciata dell'iceberg dello spazio.Per viaggiare nello spazio ha usato solo le sue “ali” lunghe 14 metri e ricoperte di celle fotovoltaiche. Le speciali celle fotovoltaiche non riflettenti sono state capaci di trasformare la luce del Sole in energia, anche a una distanza di 800 milioni di chilometri dalla stella.Ed ora che la missione si è conclusa, agli scienziati, resta il compito più importante: analizzare i dati inviati da Rosetta e scoprire le origini della vita sulla Terra.