Sono ormai oltre 7mila le scosse di Terremoto registrate nell’Italia centrale. Il dato è stato reso noto nelle scorse ore dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. E' da diverse settimane, infatti, che l'ingvparla disequenza sismica. Una sequenza cominciata con il terremoto di magnitudo 6.0 delle ore 3 e 36 italiane del 24 agosto scorso che ha causato centinaia di morti nei Comuni arroccati nell’Appennino centrale come Amatrice, Accumoli e Pescara del Tronto.
Migliaia di “eventi” sismici, ma solo 1 ha superato la magnitudo 5.0
La terra non ha mai smesso di tremare da allora per una sequenza di repliche e assestamenti considerati comunque "normali" dagli esperti soprattutto dopo un terremoto di magnitudo 6.0.
I 7mila “eventi” sono stati localizzati dalla Rete Sismica Nazionale dell’Ingv tra Rieti, Teramo, L’Aquila, Perugia ed altre province: 171 di essi sono stati di magnitudo tra 3.0 e 4.0, 15 tra 4.0 e 5.0, 1 soltanto di magnitudo superiore a 5.0, avvenuto anch’esso la notte del 24 agosto a Norcia, in provincia di Perugia. In quel caso la magnitudo ha raggiunto 5.4. Attraverso forze che “stirano”, l’Appennino si è allargato di qualche centimetro. Le dinamiche tettoniche in Italia sono assai complesse e vengono monitorate secondo per secondo dell’Istituto Nazionale. C’è da augurarsi che la situazione si stabilizzi quanto prima per abbassare il clima di paura che domina ancora nelle tendopoli dei terremotati, e nonostante l’attenzione mediatica sia venuta meno negli ultimi giorni.
Una story maps dettagliata in 3D
L’Ingv ha reso disponibile anche una story maps dettagliata sulla sequenza sismica video di animazioni di quanto accaduto nella prima settimana, sulla propagazione delle onde del #terremoto del 24 agosto 2016 e la relativa faglia ricostruita in 3D. Eppure quello dei 7mila eventinon è l’unico dato ad emergere nelle ultime ore.
Le stazioni accelerometriche e la Esm
Più di 200 stazioni accelerometriche della Rete Accelerometrica Nazionale (Ran) del Dipartimento della Protezione Civile e alla Rete Sismica Nazionale (Rsn) hanno registrato il terremoto del 24 agosto 2016, avvenuto tra le province di Rieti, Perugia, Ascoli Piceno, L’Aquila e Teramo. Le registrazioni sono state inviate alla banca dati europea denominata Engineering Strong Motion database, ovvero la Esm.
“Questi dati danno un’idea – hanno fatto sapere i ricercatori dell’Ingv – di quale sia stato lo scuotimento prodotto dal terremoto attraverso la misura dell’accelerazione orizzontale e verticale subita dal terreno. Sono informazioni importanti non solo dal punto di vista sismologico, ma anche per comprendere gli effetti sugli edifici”.