Nei giorni scorsi diverse associazioni di tutela dei consumatori sono state allertate circa una nuova truffa che sta circolando e che viene attuata tramite telefono. L'allarme è partito dalla Polizia di Stato, che ha pubblicato la notizia su una pagina Facebook, invitando tutti a stare attenti. In poco tempo il post ha raggiunto migliaia di utenti, molti dei quali sono stati già raggiunti da telefonate alquanto 'strane'.

In cosa consiste la nuova truffa al telefono

Alcune persone hanno raccontato alle associazioni di tutela dei consumatori di aver ricevuto una chiamata da parte di aziende o società che non forniscono una precisa identità.

Nella telefonata tali sedicenti società chiedono ai malcapitati di fornire informazioni sui loro consumi attuali di luce e gas, allo scopo di proporre una tariffa più vantaggiosa rispetto a quella già attiva. Nel momento in cui il consumatore, ignaro della truffa che si sta perpetrando nei suoi confronti, risponde fornendo i propri dati anagrafici e quelli relativi alle forniture (numero POD per l'energia elettrica e PDR per il gas), il gioco è fatto. I truffatori possiedono tutte le informazioni che servono per attuare un cambio di gestore. Dopo di che la società chiama il consumatore e chiede: "Lei è il Signor?", e basta semplicemente rispondere "Sì" per fornire il consenso ad un contratto mai richiesto.

Come tutelarsi

Per non incappare nella truffa, il consumatore deve chiedere alla società che lo ha contattato di identificarsi in maniera chiara ed esplicita per essere certo che sta colloquiando con il proprio gestore. La Polizia invita a non fornire alcun dato per telefono, né quelli personali né tanto meno quelli che identificano le forniture.

Chi agisce a scapito dei consumatori sa benissimo che questi contratti telefonici non sono validi, poiché si perfezionano solo con un successivo consenso scritto da parte del cliente. Diversamente, si tratta di una mera proposta contrattuale, per cui non sorge alcun obbligo di fornire la prestazione corrispettiva.