LEGO famoso marchio svedese conosciuto in tutto il mondo per i suoi mattoncini assemblabili, ha aderito alla campagna di sensibilizzazione #StopFoundingHate (basta finanziare l’odio) lanciata sui social media, che richiama l’attenzione dei grandi produttori affinché non pubblicizzino i loro marchi sui quotidiani britannici The Sun, Daily Mail ed Express, che divulgano “odio, discriminazione e demonizzazione degli stranieri”.

L’amarezza di un papà che vede associato il marchio dei mattoncini colorati ai titoli intolleranti del quotidiano conservatore Daily Mail

"Abbiamo chiuso il nostro accordo con The Daily Mail e non intendiamo effettuare nessuna attività promozionale futura con il quotidiano". Con questo tweet la Lego annuncia di non voler più pubblicizzare i propri prodotti su un giornale che si dichiara contrario al ricongiungimento dei piccoli profughi della giungla di Calais con le loro famiglie nel Regno Unito. La decisione è stata presa dopo una mail postata qualche giorno fa su Facebook e diventata in breve tempo virale, di un papà amareggiato nel veder associato il marchio degli amati mattoncini a parole razziste e di “sfiducia nei confronti degli stranieri e degli immigrati, incolpati per qualsiasi cosa".

Così scrive Bob Jones alla LEGO: “Mio figlio ha 6 anni e ha ereditato da me la passione per i mattoncini danesi e tutti i pezzi della mia collezione, ma sono preoccupato perché da qualche tempo date mattoncini omaggio a chi compra il Daily Mail. Questo quotidiano crea un clima di diffidenza nei confronti degli stranieri e attacca i migranti per qualsiasi cosa… Per me i LEGO sono sempre stati un giocattolo inclusivo che distruggeva le barriere, costruendo la creatività dei bambini.

I vostri collegamenti con il Daily Mail sono inaccettabili e una società come la vostra non dovrebbe essere loro di supporto.” La risposta del colosso danese non si è fatta attendere e dopo la decisione di interrompere i rapporti con il quotidiano incriminato, il portavoce della Lego Roar Rude Trangbaek ha spiegato: “Siamo molto attenti ad ascoltare i bambini e i loro genitori e cerchiamo di non tradire la loro fiducia”.

Non è la prima volta che l’azienda prende posizioni etiche: nel 2014 ha chiuso il suo contratto con la Shell, simbolo presente sulle pompe di benzina dei loro mattoncini, per protestare contro le trivellazioni nell'Artico. Un video di #Greenpeace mostrava una piattaforma Shell costruita in mattoncini LEGO e posizionata in un ambiente artico che veniva sommerso dal petrolio. Ancora una volta la Scandinavia ha confermato i suoi principi contrari a intolleranze e soprusi.