15 novembre 2016, Alabama - Da ben due anni, un 14enne viveva rinchiuso nel seminterrato di casa, lontano dagli occhi indiscreti dei vicini, di possibili insegnanti o assistenti sociali. Non riceveva cure, non aveva amici, nessuna vita sociale, scolastica né lavorativa e, cosa più grave in assoluto, non veniva nutrito adeguatamente, arrivando a pesare 27 chili al momento del ritrovamento. I responsabili dell'isolamento sono stati i suoi genitori adottivi, Cynthia e Richard Kelly, rispettivamente di 47 e 56 anni.

Il ragazzo è attualmente ricoverato presso l'ospedale Children's of Alabama, ma la prognosi è incerta.

Il grave stato di depauperamento ha causato notevoli disturbi fisici: ipotermia, insufficienza respiratoria, ipotiroidismo, severa disidratazione, shock. Il capo della polizia locale, Pete Folmar, ha dichiarato di essere particolarmente turbato dall'accaduto. Non ha però voluto rilasciare dichiarazioni sullo stato psicologico in cui versa il ragazzo, né sull'ambiente fisico nel quale viveva: "Non abbiamo parlato direttamente con lui - ha riferito alla stampa - non riteniamo che sia arrivato il momento per farlo".

L'indagine era iniziata lo scorso 13 novembre 2016, quando una segnalazione era stata inoltrata dall'ospedale locale al dipartimento delle risorse umane. La notizia di un adolescente ricoverato in condizioni di malnutrizione e a rischio di morte, aveva allertato gli agenti di polizia che hanno proceduto con alcuni colloqui.

Dalle prime ricostruzioni ne è emerso un quadro agghiacciante, con i genitori del minore che, attraverso un'azione di violenza psicologica, avevano soggiogato il figlio senza utilizzare alcuna limitazione fisica. L'unico momento in cui hanno avuto pietà di lui, è stato quando si sono accorti che le sue condizioni erano decisamente peggiorate, e hanno così deciso di portarlo in ospedale.

I due coniugi sono stati arrestati poco dopo: Richard e Cynthia, inizialmente detenuti presso il carcere di Helena City, sono stati trasferiti a quello dello Shelby County, e la cauzione richiesta per il rilascio ammonta a un milione di dollari a testa. Gli agenti che stanno analizzando i loro profili, hanno riportato che fino ad oggi non avevano commesso alcun reato.

Per i reati di cui sono accusati, rischiano dai 2 ai 20 anni di reclusione. Nella famiglia Kelly vivevano anche una ragazza 19enne, figlia adottiva della coppia, e un giovane 20enne, che i vicini di casa hanno descritto come socievole ed espansivo. Non è chiaro il ruolo che i due ragazzi avranno durante il processo, poiché al momento non si sa se fossero o meno a conoscenza dell'esistenza del 14 enne, né in che modo si relazionassero con lui.

Cynthia è una casalinga, e si sospetta che sia stata l'unica educatrice per i figli. Richard lavorava nel settore della tecnologia, ma da qualche tempo era senza occupazione. Evitavano totalmente i contatti con il vicinato, ma i Clayton, che vivevano a pochi passi dalla "casa degli orrori", hanno testimoniato di aver visto una volta un adolescente di circa 14 anni mentre era intento a tagliare l'erba.

Lo hanno descritto come un ragazzo molto esile, anche se non hanno sospettato che fosse oggetto di abusi. Folmar ha ringraziato pubblicamente la sua squadra di investigatori che ha lavorato duramente al caso e ha chiesto, con commozione paterna, di pregare per il ragazzo.