Ancora una volta il vergognoso fenomeno della violenza su minori sale alla ribalta della cronaca. Questa volta andiamo in Brianza, in provincia di Monza per l'esattezza, in una Scuola media del quartiere di San Damiano a Brugherio, protagonista una ragazzina: come riportato da 'MonzaToday' e dal giornale locale 'Il Cittadino', da un po' di tempo, le insegnanti della giovane avevano notato nel suo sguardo un velo di profonda tristezza, decisamente raro a quella età; la ragazza, inoltre, aveva preso l'abitudine di tenere lo sguardo basso, quasi come se volesse nascondere qualcosa, o meglio, come se volesse nascondere qualcosa di terribile.

Ultime news scuola, mercoledì 25 maggio 2016: insegnanti aiutano una ragazza a superare un trauma

Quell'atteggiamento insolito e quel comportamento poco usuale hanno attirato l'attenzione delle insegnanti che hanno cercato, con tatto, di scoprire le ragioni che spingessero la giovane ad assumere quella posizione. Alla fine è venuta fuori la verità e con essa anche i lividi che la ragazza, con comprensibile vergogna, aveva cercato accuratamente di nascondere: è stata lei stessa a prendere l'iniziativa e a raccontare la propria versione dei fatti, la violenza familiare che, da tempo, era costretta a subire da parte di un genitore.

La Buona Scuola è questa: il valore degli insegnanti ben oltre il bonus del merito

L'aiuto psicologico delle insegnanti ha permesso alla ragazza di accettare anche quello delle forze dell'ordine che hanno iniziato ad indagare sul delicatissimo caso: lunedì scorso, i carabinieri in borghese sono entrati all'interno della scuola media inferiore di San Damiano a Brugherio ed hanno provveduto ad accompagnare la giovane al Policlinico di Monza, dove la ragazza è stata medicata per le ferite riportate.

Un altro triste episodio di maltrattamento in famiglia e violenze su minori. Un altro caso, però, in cui l'attenzione particolare degli insegnanti verso una ragazza ha rivestito un'enorme importanza: in una scuola dove si parla ultimamente di bonus del merito quasi sempre affiancandolo ad altri tipi e criteri di 'valutazione', crediamo che questo triste episodio sia la risposta più evidente di cosa significhi veramente fare la Buona Scuola.