Rilasciate da qualche mese dalla Bank of England, le banconote con l'effige di Sua Maestà hanno fatto storcere il naso ai vegani: per produrle si utilizza il "sego", un grasso animale. E così, se da una parte orde di collezionisti intasano i siti di aste per accaparrarsi un pezzo marchiato con il seriale AA01, dall'altra ci sono 15.000 inglesi che rifiutano di usarla. Una petizione lanciata su Change.org da Doug Maw di Weswick, 47 enne ed impiegato nel settore alberghiero, ha raggiunto in poche ore ben 13.500 firmatari, tutti disgustati dalla scelta eticamente discutibile della banca inglese.

"So bene che le vecchie banconote in circolazione contengono anch'esse del materiale organico estratto dagli animali, si può fare ben poco. E' inaccettabile però che lo siano anche quelle di nuova produzione. Le boicotterò", ha tuonato. Ciò che lamentano i vegani, tramite tweet, è la scarsa considerazione della banca nei loro riguardi. Tra chi non comprende come nel 2016 non si riesca a partorire un metodo di produzione privo di sego e chi, invece, si chiede quanti animali debbano essere mandati al macello per la produzione annua di tale mela della discordia, il malcontento non fa che crescere.

L'inizio della rivolta e le reazione della banca.

La notizia dell'additivo animale serpeggiava da un po' quando una coraggiosa donna che abbraccia la filosofia vegan, Steffy Rox, decise di richiedere pubblicamente alla banca inglese una smentita o una conferma.

E questa è arrivata, veloce e pericolosa come una saetta: "Giusto qualche traccia". Bazzecole, quisquilie e pinzellacchere, insomma. La replica dell'istituto di credito ha innescato, suo malgrado, una catena di tweet di utenti irritati, che hanno visto in quella rivelazione una grave mancanza di rispetto.Il numero di vegani in UK, nell'ultimo anno è aumentato del 360%.

I dati raccolti da MORI per la Vegan Society parlano chiaro: mangiare cibi cruelty-free è un trend in aumento.

Sego: il trigliceride che divide.

Gli usi del sego, grasso animale raffinato, sono molteplici: è un valido lubrificante, si usa in cucina, trova impiego anche nel confezionamento di candele e creme per il corpo. Si ricava principalmente dai bovini ma è possibile ottenerlo anche dagli ovini, dai cervi, dagli orsi.

Il suo uso nella produzione delle banconote non è una novità, essendo un componente richiesto da ben 24 paesi in tutto il mondo. Viene da chiedersi se, aperto il vaso di Pandora, la protesta animalista non si possa estendere oltre i confini geografici dell'Inghilterra.