Valle d'Intelvi (Como): la scelta coraggiosa di tre paesi per la fusione dei loro comuni
Lanzo, Ramponio Verna e Pellio hanno deciso ieri con un voto la loro fusione in uno stesso comune che prenderà il nome di Alta Valle d'Intelvi.

In un mondo in cui ognuno rivendica prepotentemente la propria identità e la propria autonomia, quello che è accaduto ieri in Valle d'Intelvi, uno splendido luogo montuoso posto tra il lago di Como e il Lago di Lugano, è certamente un fatto eccezionale.
Come era già avvenuto per i comuni della Bassa Valle e del Centro Valle, anche i comuni dell'Alta Valle hanno scelto di unirsi e di far capo ad una sola amministrazione. Lo hanno deciso ieri con un voto referendario che ha confermato la volontà degli abitanti di Lanzo, Ramponio Verna e Pellio, di far parte di un solo comune che avrà il nome di Alta Valle Intelvi.
I vantaggi della fusione
La fusione farà confluire nelle casse del nuovo comune più contributi statali, ridurrà i costi della politica, consentirà di ottimizzare le risorse umane e l'uso degli edifici pubblici, ma soprattutto consentirà ad Alta Valle Intelvi di avere più peso politico e rappresentativo.
La decisione storica sancita ieri 20 novembre 2016, con il voto del 66% degli abitanti dei tre comuni, è stata preceduta dal consenso preventivo e unanime del Consiglio Provinciale e ora dovrà essere ratificata dal Consiglio Regionale Lombardo.
L'iter un po' complesso è stato accompagnato da diverse assemblee pubbliche alla presenza dei sindaci dei tre paesi e da un dibattito vivace sui social: consenso e dissenso sulla fusione si sono confrontati fino a giungere democraticamente alla votazione del referendum che ha visto il prevale del si alla fusione.
Il campanilismo, che è molto vivo in tutti i comuni italiani, in questo caso, ha lasciato il posto al buonsenso e alla speranza che la Valle d'Intelvi, ricca di storia, di bellezze naturali, di tradizioni e di prodotti genuini, possa mantenere le sue caratteristiche e possa migliorare l'accoglienza turistica.
La funicolare è quasi realtà
Un altro segnale positivo per tutta la Valle, ma in particolare per Lanzo e ora per l'Alta Valle, è il ripristino della Funicolare Lanzo-Santa Margherita. L'opera era stata realizzata con grande lungimiranza nel 1907, con finanziamenti privati italiani e svizzeri, effettuava un tragitto di circa 1.500 metri, con un dislivello di 600, affacciato su un panorama incantato che spazia sul Lago di Lugano e sulle Alpi Svizzere.
La funicolare è ferma dal 1977. Negli anni ’70 trasportava nel periodo estivo dal Belvedere di Lanzo al Lago di Lugano e viceversa, 5mila, persone al mese (ora di certo raggiungerebbero le 50mila). Per il suo ripristino si sta effettuando uno studio di fattibilità e a fine novembre si saprà se la Regione Lombardia finanzierà il progetto.