Da ottobre ad oggi le piogge torrenziali hanno causato gravi inondazioni in Vietnam. Da questo ne è scaturito un allarme generale, attivo già da mesi. Infatti, da ottobre scorso, sono state circa 50 le persone che in Vietnam sono morte a causa delle inondazioni. Solo nelle ultime settimane sono rimaste uccise 13 persone. È stata colpita specialmente la zona centrale del Paese (Binh Dinh, Quang Ngai e Quang Nam), tutte zone molto povere, causando danni anche alle coltivazioni (bene sacro per la sopravvivenza del popolo vietnamita), alle abitazioni e alle già deboli infrastrutture.

La povertà del Vietnam

La popolazione del Vietnam guarda specialmente al fattore economico. Lo sfruttamento è la prima causa di arretratezza che possiamo trovare in Vietnam: qui, infatti, tutti (grandi e piccoli) lavorano tutti i giorni a tutte le ore nei campi agricoli per meno di un dollaro al giorno. L'arretratezza e la sovrabbondanza di "povertà morale", hanno fatto in modo che il popolo rimanesse ignorante di fronte a tale disumanità nello sfruttamento lavorativo. Secondo un docente di economia, Hung, 'la povertà in Vietnam non riguarda solo il reddito economico, ma anche la "cattiva moralità" nella vita'. Infatti, i genitori vendono le proprie figlie molto giovani per il commercio sessuale oppure le fa sposare con gente abbastanza ricca e benestante per poi farsi mantenere a livello economico.

Qui povertà è pure non andare a scuola per un'istruzione adeguata, non ci sono servizi sociali, non ci si prende cura della propria salute, non ci si preoccupa del progresso sociale e specialmente umano. La società vietnamita (se sempre di società si può parlare) non ha futuro, perché il progresso non viene visto di buon occhio dalla popolazione.

Qui in Vietnam ci sono tantissimi problemi a livello sociale, umano e di salute: come si può ben immaginare la povertà, la diffusione dell'AIDS anche nei giovanissimi, la droga, la prostituzione, i crimini, il forte inquinamento, la corruzione, l'eccessiva quantità di aborti tra le giovanissime, la mancanza di cultura e di ideali non contribuiranno mai (chissà, forse un giorno) allo sviluppo del Paese.