Torniamo ancora a parlare di vulcani dopo gli eventi sismici che hanno devastato l'Italia questa estate. Recentemente, il canale televisivo LA7, ha trasmesso le ricostruzioni 3D delle eruzioni di vari vulcani italiani, spiegando approfonditamente il fenomeno e le sue ripercussioni sulla popolazione. L'INGV (Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia), insieme ad altre università ed enti di ricerca sparsi per il mondo, ha condotto delle ricerche approfondite che stanno dando i primi frutti sui Campi Flegrei, uno dei vulcani più temuti al mondo.
Queste sono state pubblicate sulla rivista Nature Communications e non sono passate inosservate agli occhi dei geologi di tutto il mondo, che prestano particolare attenzione ai Campi Flegrei.
I Campi Flegrei
La risonanza delle ricerche condotte è stata incredibile, dal quotidiano Repubblica alla rivista National Geographic, sono state moltissime le testate che hanno riportato la ricerca. L'importanza del vulcano sembra crescere man mano che che otteniamo nuovi dai sulla sua forza devastante. Basti pensare che, come riporta la Repubblica, i Campi Flegrei sono stati artefici dell'eruzione più potente del mondo degli ultimi 200mila anni. Il vulcano infatti ricoprì di cenere tutta l'Europa, causando un inverno che durò 2 anni e le sue ceneri arrivarono a Mosca.
E' possible che il vulcano fu uno dei fattori che fece estinguere i Neanderthal. Durante questa estate sono stati alzati i livelli di allerta (da verde a giallo), per salvare, nell'eventualità di un'eruzione, le 500mila persone che abitano sulla caldera dei Campi Flegrei.
Quindi il vulcano erutterà?
Non è semplice stabilire se il vulcano erutterà, ma la ricerca verte proprio su questo.
Per stimare la possibilità di un'eruzione dei Campi Flegrei, dobbiamo prendere in considerazione una variante di capitale importanza, ovvero l'interazione fra i gas volatili e il magma. Quando il magma risale verso la superficie, perde la sua pressione, separando i gas volatili dalla materia fusa. Il raggiungimento del punto critico della pressione presenta un bivio, ovvero, o un'imminente eruzione oppure il ritorno del vulcano ad uno stato di quiete. I ricercatori sottolineano che non c'è ancora il rischio di un'eruzione imminente.