Pochi giorni fa è stato trasmesso un documentario su La7 riguardante il Vesuvio, uno dei vulcani più pericolosi d'Italia. Il servizio vaglia tutti i possibili scenari che potrebbe comportare una probabile eruzione del Vesuvio, fornendo anche una dettagliata ricostruzione 3D. Nonostante i terremoti che stanno scuotendo l'Italia e le inquietanti scoperte fatte dai geologi di tutto il mondo riguardanti il Vesuvio, non dobbiamo ancora temere il peggio, poiché l'INGV sta svolgendo un encomiabile lavoro di monitoraggio del vulcano partenopeo. L'istituto geologico sarebbe infatti capace di avvertirci in tempo per evacuare la città.
Il Vesuvio e le eruzioni
Il Vesuvio è il vulcano più monitorato del mondo, poiché si erge su Napoli, una città con più di 3 milioni di abitanti. Attualmente però non dobbiamo preoccuparci poiché l'INGV non ha riscontrato, nel mese di Novembre, variazioni significative nei parametri del Vesuvio. Inoltre non è detto che, qualora il vulcano dovesse eruttare, l'esplosione sia di tipo esplosivo. Infatti l'eruzione del 18 marzo del 1944 è stata effusiva, mietendo in questo modo pochissime vittime. L'esplosione potrebbe essere comunque devastante, poiché oltre alla cenere e ai lapilli che colpirebbero il capoluogo campano, verrebbe emessa dal cratere del vulcano una nube incandescente, che raggiungerebbe la temperatura di 480 gradi centigradi.
La prossima eruzione sarà effusiva o esplosiva?
Non è facile stabilirlo neanche per i geologi, che stanno tentando di dare una risposta alla domanda, avvalendosi di testimonianze video, come quella del 1944 e scritti come quelli pliniani destinati a Tacito, che ha documentato l'eruzione del Vesuvio del 79 d.C., che rase al suolo le città di Pompei e Ercolano.
Tutti i geologi sono però concordi sulla necessità di stilare un nuovo piano di evacuazione. La questione è senza dubbio delicata, ma non bisogna avere molta paura, poiché la situazione è sotto controllo. Ora non ci resta che aspettare notizie dall'Osservatorio Vesuviano e guardare le ricostruzioni 3D.