Bisogna fare molta attenzione in Turchia a pronunciare il nome del presidente Erdogan, perché si può finire facilmente in carcere. Lo sa bene un cuoco turco che si è ritrovato in galera in un attimo solo per aver detto che non avrebbe mai servito un tè a Erdogan. Dopo il fallito colpo di Stato dello scorso 15 luglio 2016, in Turchia qualsiasi parola o frase detta nei confronti del presidente può costare cara.
Il cuoco Senol Buran è ancora sotto custodia
Il cuoco arrestato in Turchia lavora per il quotidiano d'opposizione Cumhuriyet e, secondo le ultime informazioni, è ancora sotto custodia.
Tale tabloid è da tempo bersaglio del regime, tanto è vero che recentemente sono finiti in carcere anche 10 inviati. Il cuoco di Cumhuriyet Senol Buran è stato portato in galera lo scorso 24 dicembre 2016. Era la notte di Natale e Buran si stava recando al lavoro in auto. A un certo punto ha trovato una strada chiusa perché, in quel momento, il presidente Erdogan parlava in piazza. Il cuoco, spazientito, è sbottato dinanzi a un poliziotto: 'Non servirei neanche una tazza di tè a quell'uomo'. Il tabloid d'opposizione ha tentato invano di proteggere il cuoco che, a quanto pare, è ancora in carcere.
Cumhuryiet dà molto fastidio al regime turco. E' indubbio. Can Dundar, ex direttore del tabloid è fuggito in Germania dopo un tentativo di omicidio da parte delle forze turche.
Il giornalista è stato condannato in Turchia a 5 anni e 10 mesi di reclusione per la diffusione di segreti di Stato. Ora si attende la decisione dei giudici di secondo grado. Secondo l'accusa, Dundar avrebbe riportato la notizia del recapito di armi, da parte dell'intelligence turca, ad alcune milizie jihadiste in Siria. I giudici turchi hanno emesso un mandato di cattura internazionale per Can Dundar che, attualmente, fa l'editorialista.
Cumhuriyet: uno dei pochi quotidiani anti-regime
E' dura la vita per Cumhuryiet e il suo staff. Del resto si tratta di uno dei pochi quotidiani turchi anti-regime. Il tabloid si è schierato dalla parte del cuoco, sostenendo che non ha mai offeso il presidente Erdogan. Buran avrebbe semplicemente detto che non gli servirebbe mai tè.
Molti critici accusano Erdogan di erodere la libertà di parola, soprattutto dopo il golpe dello scorso 15 luglio 2016.