Molti genitori si interrogano sul futuro dei figli, sulla loro vita privata e professionale, sui traguardi e sulle vittorie che incasseranno. Un team internazionale di ricercatori ha ideato, in Nuova Zelanda, un test che permette di scoprire se un bimbo diventerà un delinquente, obeso, oppure un 'macigno' per la società, poiché necessiterà del sostegno dello Stato. Il test dura solo 45 minuti e consente di scoprire il futuro dei bambini già dal terzo anno di vita.

Test condotto su 1.000 bimbi nati negli anni '70

L'equipe di scienziati si è concentrata su 1.000 bimbi nati negli anni '70, che sono stati seguiti fino al compimento dei 38 anni.

Ebbene, gli esperti hanno evinto che lo stile di vita poteva essere predetto già a 3 anni. Molti bimbi, infatti, si erano mostrati iperattivi e impulsivi durante il test iniziale, nonché appartenenti a un contesto sociale 'difficile'. Sembra che vengano analizzati il quoziente intellettivo e le capacità linguistiche e motorie dei bambini, nonché le condizioni delle famiglie di appartenenza. Esami del genere, secondo gli studiosi, riescono a far capire se un bimbo, da grande, sarà un criminale. L'81% dei bimbi monitorati ha commesso delitti in età adulta; il 68% ha assunto farmaci e il 66% ha ottenuto aiuti statali.

Esame utile per ridurre il numero di criminali nel mondo

Il test dei 45 minuti è utile, secondo l'equipe di ricercatori che ha condotto lo studio in Nuova Zelanda, per ridurre il numero dei criminali nel mondo.

Ogni bimbo a rischio, infatti, potrebbe essere portato sul sentiero giusto, in modo da non farlo diventare pericoloso, o comunque un peso per la società.

La professoressa Terrie Moffitt, del King's College and Duke University, in California, ha rivelato che il 20% dei bimbi esaminati aveva problemi a livello cerebrale già all'età di 3 anni.

Ebbene, sembra che proprio tali soggetti corrano maggiormente il rischio di diventare padri inetti o soggetti che hanno bisogno di aiuti dello Stato. Non solo. Il rischio di diventare fumatori è del 25% superiore. Da tutto ciò si evince che i bimbi 'svantaggiati' devono essere assolutamente seguiti da insegnanti qualificati sin dalla scuola materna.