Invece di studiare e avere libri sotto il banco, uno studente era in possesso di tutto l'occorrente per confezionare droga. In sostanza, il giovane rollava canne durante le lezioni, come se nulla fosse. Un lavoro certosino che terminava quasi sempre prima della ricreazione, momento utile per lo spaccio. E' successo in un istituto superiore di Ragusa.

Studente che rollava canne segnalato all'Autorità giudiziaria

3 studenti dell'istituto superiore siciliano sono già stati segnalati all'Autorità giudiziaria. Determinanti le indagini condotte nella scuola dagli agenti della Squadra mobile di Ragusa e dai colleghi del commissariato di Vittoria.

Gli agenti si sono serviti, durante le indagini, di App e Sky, 2 cani appartenenti all'unità cinofila di Catania. Gli animali hanno subito scoperto la droga ma gli studenti hanno assunto un atteggiamento omertoso: non hanno infatti rivelato i nomi dei pusher. Le indagini vanno avanti. Gli investigatori stanno cercando di scoprire se gli spacciatori sono studenti o persone estranee alla scuola, che sfruttano determinati momenti per vendere marijuana ed altre sostanze stupefacenti.

Troppa droga nelle scuole di Ragusa. L'allarmante dato emerge dai controlli effettuati sia all'interno che all'esterno di molti istituti scolastici del capoluogo siciliano. A novembre, ad esempio, un 14enne è stato segnalato alla Prefettura perché sorpreso dai poliziotti con 2 spinelli negli slip.

Ad inchiodare il ragazzino è stato Argo, un cane dell'unità cinofila che aiuta la Questura di Catania nelle indagini.

Bustine di marijuana gettate dalle finestre durante i controlli

Durante i controlli in alcune classi di un istituto professionale, diversi studenti avrebbero gettato dalle finestre molte bustine di marijuana già confezionate.

Anche in tale frangente, i ragazzi sono stati reticenti. E' proprio tale omertà, purtroppo, che agevola lo spaccio e gli spacciatori nelle scuole. Una cosa è certa: molti studenti di Ragusa fanno uso di sostanze stupefacenti anche a scuola. I pusher, spesso, si nascondono proprio nelle scuole e beneficiano del silenzio degli assuntori. Dirigenti scolastici, insegnanti e genitori sono gli unici che possono arginare questa grave piaga.