Ancora continua la caccia all'uomo colpevole dell'attentato di lunedì 19 dicembre 2016 a Berlino. Infatti, la polizia sta ricercando un giovane tunisino di nome Anis Amri di ventiquattro anni, nato a Tataounie per il quale è stato emesso un mandato di arresto internazionale e una taglia di 100 mila euro. Inoltre, il documento del sospettato è stato trovato sul sedile del tir della strage ai mercatini di natale nel quale si legge che è stato in carcere per 4 anni in Italia, dopo che era sbarcato sulle coste siciliane nel 2011. "E' sospettato e non può essere per forza responsabile" ha sostenuto Thomas de Maziére, ministro dell'Interno della Germania.

Anis: 4 anni di carcere in Italia e la lotta sul camion

Secondo gli inquirenti, Anis sarebbe arrivato assieme agli alti suoi connazionali tunisini, nel 2011 in Sicilia quando era minorenne e infatti fu portato all'interno un centro di accoglienza che poi avrebbe dato fuoco. Dopodiché, il tunisino una volta divenuto maggiorenne, è stato arrestato e condannato a 4 anni di carcere a Palermo dal quale è uscito per la primavera araba, ma non è tornato in libertà. Infatti, per lui sono stati presi alcuni provvedimenti di espulsione che però non sono riusciti bene in quanto le autorità della Tunisia non hanno eseguito la procedura di riconoscimento nelle scadenze previste dalla legge. Nel frattempo, Anis aveva già lasciato l'Italia per andare in Germania nella quale è stato preso di mira dalle autorità tedesche ed era sospettato di un ulteriore attentato che avrebbe messo in pericolo lo Stato.

Per di più, secondo Spiegel online il giovane era stato bloccato il 30 luglio passato a Friedrichshafen per un controllo, e dopodiché è stato rinchiuso per diversi giorni nel carcere di Ravensburg. Nonostante, fosse stato rilasciato ora le forze dell'ordine tedesche lo stanno cercando ovunque e sono intervenute nella zona Nord-Westfalia con un'operazione di 150 agenti con armi e con indosso il giubbotto antiproiettile.

Da quel momento, sono stati rilasciati i documenti del tunisino ritrovati sul sedile del tir sul quale è stato ucciso l'autista polacco di 37 anni, che secondo il Blid avrebbe lottato fino alla fine contro l'attentatore.

Ancora nessuna notizia di Fabrizia

Per quanto riguarda della ragazza italiana dispersa di Sulmona, Fabrizia Di Lorenzo di 31 anni che viveva nella città di Berlino per lavoro sono stati trovati: il suo cellulare e l'abbonamento della metropolitana nei spessi dell'attacco terroristico e da allora non ci sono più state notizie di lei.

La giovane si era recata ai mercatini natalizi per preparare i regalini per la sua famiglia che avrebbe dovuto vedere oggi a Sulmona per le vacanze. "Ci siamo mossi con i nostri canali, ma da quanto sostiene mio figlio da Berlino, non dovrebbero esserci dubbi. E lì con sua madre in attesa del dna, siamo in attesa di conferme ma non vorrei illudermi" ha raccontato il padre di Fabrizia, rimasto quasi senza più speranze. Inoltre, anche la madre della 31enne, ha espresso tutto il suo strazio per questa terribile vicenda, e infatti confidandosi in lacrime al vescovo di Sulmona, ha affermato: "E' un dolore veramente grande, sento che mi ha lasciata". Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, ha poi espresso grande solidarietà per la famiglia della ragazza e la sua vicinanza a tutta la popolazione tedesca.