Si sarebbe immolato l'autista Lukasz Urban, 37 anni, polacco, autotrasportatore del tir rubato dall'attentatore della strage di Berlino di pochi giorni fa, lottando fino alla fine e morendo da eroe. L'uomo era ancora vivo quando il 24enne Anis Amri lo minacciava con un coltello, costringendolo a farsi da parte per compiere la strage, travolgendo un mucchio di persone che si trovavano presso il mercatino natalizio di Berlino in quegli attimi. Il terrorista ha ucciso 12 persone, ferendone 48. Tra i dispersi ci sarebbe anche un'italiana.

Sul corpo del polacco sono state trovate numerose ferite da taglio e segni di colluttazione inflitti dal tunisino mentre Urban cercava disperatamente di deviare il veicolo.

Terminata la folle corsa del tir, l'attentatore avrebbe ucciso l'autista con un colpo di pistola, per poi dileguarsi tra le vie berlinesi, facendo perdere le sue tracce.

Dove si trova l'attentatore?

Ora in tutto lo spazio Schengen è caccia aperta: il governo tedesco, insieme a tutti gli altri governi dei principali paesi europei, ha emesso mandato di cattura per l'uomo tunisino accusato della strage, offrendo una taglia di 100mila euro per chiunque fornisca informazioni che portino alla cattura del 24enne.

Il tunisino e i contatti con l'Italia

Anis Amri ha lasciato la Tunisia circa sette anni fa e, come clandestino, è entrato in Italia, dove ha trascorso 4 anni in carcere, accusato per un incendio in una scuola.

Dopo aver scontato la pena, gli è stato inflitto un provvedimento di espulsione dal nostro paese. Il provvedimento, però, non andato a buon fine, in quanto il governo tunisino non avrebbe effettuato il riconoscimento nei tempi previsti dalla legge.

Anis, nato il 22 dicembre 1992, da oltre un anno si era trasferito in Germania, rimanendo in contatto con i suoi fratelli.

Ad agosto era stato fermato anche dalla polizia con un falso documento d'identità italiano a Friedrichshafen, località sul lago di Costanza, al confine con la Svizzera. Le autorità tedesche hanno invitato tutti coloro che dovessero avere notizie sul terrorista, a contattare subito l'ambasciata.

L'attentato, perpetrato lunedì sera, 19 dicembre, è stato rivendicato dallo Stato islamico.