Nuovo capitolo nella vicenda dello sblocco dell’iPhone 5C appartenuto al killer della strage di San Bernardino. Una vicenda che avuto una vasta eco non solo per l’efferatezza dell’eccidio, ma anche per i dubbi relativi alla liceità di accedere e decodificare i dati criptati in quello che ormai tutti chiamano l'“iphone di san bernardino”.

The Associated Press, Vice Media e Gannett (USA Today) hanno infatti intentato una causa contro l’agenzia investigativa americana. Il motivo? L’FBI sarebbe colpevole di non aver fornito i dettagli su chi ha effettuato lo sblocco, né sulla cifra pagata per effettuarlo.

L’agenzia per le investigazioni americana si è limitata a stilare un report di un centinaio di pagine sulla vicenda, sorvolando proprio sulle informazioni richieste dalle tre associazioni, compresa la modalità con la quale lo sblocco dell’iPhone di San Bernardino è stato effettuato. A parere di The Associated Press, Vice Media e Gannett (USA Today), ciò rappresenta la prova di un patto di non divulgazione tra l’agenzia di investigazione americana e la società incaricata di violare il dispositivo.

“Il pubblico ha diritto di sapere se questa società ha adeguate misure di sicurezza, è un corretto destinatario dei fondi governativi e agirà solamente nell’interesse pubblico”, afferma in una nota l’Associated Press, che ritiene siano stati violati i diritti tutelati dalla US Freedom of Information Act.

Nel rapporto si legge che per accedere ai dati del dispositivo si sarebbero fatte avanti tre società, di cui una dovrebbe essere l’israeliana Cellebrite. Nessuna di queste sarebbe tuttavia riuscita a fornire una soluzione concreta alla problematica. Secondo quanto emerso nei mesi scorsi l’FBI avrebbe pagato circa 1,3 milioni di dollari per lo sblocco dell’iPhone di San Bernardino.

Intanto, l’FBI guarda già ad altri dispositivi da bucare: la redazione di CNET riferisce infatti che l’agenzia di investigazione americana sta valutando le azioni legali e le tecniche per ottenere l’accesso a un altro iPhone, questa volta di un uomo incriminato per aver accoltellato 10 persone in un centro commerciale nel Minnesota.