Donald Trump, il presidente eletto degli Stati Uniti d'america , è un personaggio che non ha mai smesso di suscitare forti dibattiti e contestazioni. Fin dagli albori della campagna elettorale, messaggi di sdegno e disappunto sono spesso arrivati da celebri personalità del mondo dello spettacolo tra cui attori, cantanti e registi.

Hollywood vs. Trump

Tra le posizioni più “antitrumpiste” basti ricordare Robert De Niro, che in un video poi divenuto virale sui social è arrivato a definire Trump come “un artista della stronzata”, oltre che “un cane, un maiale”.

Allo stesso modo il regista Michael Moore, che aveva anticipato in tempi non sospetti l’ elezione di Trump, ha scritto in un post su Facebook una sorta di mini guida articolata in 5 punti, utile a fermare l'avanzata del tycoon , invitando i membri democratici del Congresso ad opporsi contro la minaccia costituita dal nuovo presidente.

Numerosi anche i rifiuti di cantanti di partecipare all'Inauguration day che si terra il 20 gennaio, quando Trump si insedierà formalmente alla guida della più potente nazione del mondo. Tradizione ormai consolidata per quell’occasione, è infatti, l'esibizione di stelle della musica mondiale. A tal proposito basti ricordare la splendida esibizione di Beyoncè per il presidente Obama, o quella di Frank Sinatra per John Fitzgerald Kennedy nel 1961 e ancora, quella del premio Nobel per la letteratura, Bob Dylan che si esibì per Bill Clinton.

La posizione "democratica" di Nicole Kidman

Tra il coro di oppositori a “The Donald” c'è chi però ha assunto una posizione differente, come la celebre attrice Nicole Kidman, che intervistata dalla BBC, ha invitato i cittadini americani ad appoggiare il presidente, a prescindere da chi esso sia, portando quindi l’attenzione sul rispetto dei ruoli istituzionali.

La sua posizione, è stata fortemente contestata sul web, tanto da scatenare un cumulo di polemiche sui social network, dove non si contano la marea di insulti gratuiti che ha ricevuto.

In alcuni tweet ingiuriosi è stata invitata a “trasferirsi in Russia”, mentre altri utenti hanno contestato il rispetto formale che la Kidman ha dimostrato di attribuire al ruolo di presidente, suggerendogli il paradosso: "Seguiresti Hitler solo perché ha un titolo?". L'attrice in una dichiarazione successiva ha poi sottolineato: “mi hanno fraintesa, stavo soltanto cercando di sottolineare che io credo nella democrazia e nella Costituzione americana”.