Dopo l'ennesimo fatto di cronaca che ha investito la Polizia di Stato in primis, ma di fatto le forze dell'ordine tutte, scoppia la polemica contro il governo. La morte dell'agente di Polizia Francesco Pischedda è stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso, la Polizia è stanca di essere maltrattata da un governo che non si adopera abbastanza nell'interesse degli operatori di sicurezza. Questo è quello che i Sindacati di Polizia hanno riferito nella gionata di ieri, a seguito dell'ennesimo lutto che ha colpito l'istituzione in forza al ministero dell'interno.
Dotazione delle forze dell'ordine in servizio
La dinamica che ha portato alla morte il giovane Francesco Pischedda è solo l'epilogo di situazioni di carattere giornaliero che le forze dell'ordine sono costrette ad affrontare. I sindacati parlano chiaro: se il Pischedda, dopo aver deciso di inseguire a piedi uno dei sospettati, e dopo averlo raggiunto, ingaggiando una colluttazione, avesse avuto degli strumenti di autodifesa idonei, probabilmente tutto questo probabilmente non sarebbe accaduto. Sono anni che la Polizia si imbatte in situazioni di alto rischio senza stumenti idonei, dopo aver lamentato già in tempi passati la mancanza di mezzi idonei, è stato più volte chiesto al governo di munire le forze dell'ordine di strumenti come il taser o lo spray al peperoncino.
La pistola elettronica avrebbe potuto evitare una colluttazione e pertanto ad oggi, la famiglia di Francesco Pischedda non avrebbe pianto la morte del giovane figlio, colpevole solo di aver servito lo Stato fino in fondo.
La polemica dei sindacati di Polizia s'inasprisce
I delegati dei principali sindacati di Polizia non vogliono assolutamente tenere la bocca chiusa e dopo le svariate polemiche inerenti a stipendi non adeguati e alla sicurezza sul lavoro, ci vanno giù duro: "sono anni che veniamo delusi, maltrattati, sottopagati e abbandonati a noi stessi.
A servizio di uno Stato che non è in grado di garantire la sicurezza di forze dell'ordine e cittadini, uno Stato dove prevale la certezza dell'impunità per chi commette reati e dove sopratutto non vale la pena morire per questo". Parole molto dure quelle pronunciare dai rappresentati dei sindacati nei confronti del governo, parole che fanno riflettere e che confermano la situazione allarmante italiana.