"Non è meraviglioso che il nostro Paese, questa patria difficile, sia diventata per molti nel mondo un'ancora di speranza? Anche dopo la riunificazione c'era un poco di risentimento contro gli stranieri, ed è stato superato. Sono sicuro che ci riusciremo anche oggi". Il riferimento esplicito è alla gestione della crisi dei rifugiati; quello implicito alla politica immigratoria del presidente Usa, Donald Trump. Sono state queste le prime parole da capo di Stato del socialdemocratico Frank-Walter Steinmeier, eletto presidente della Germania con la maggioranza assoluta dei voti dell'Assemblea federale.
Parole incisive che danno il senso di un paese che vuole essere faro dell'Europa, e di un capo di Stato che è stato già soprannominato l'anti-Trump, per la sue idee. Ma il neopresidente, il 12 esimo della Repubblica federale già ministro degli Esteri, si è reso memorabile nel primo giorno del suo mandato presidenziale per aver voluto rendere uno speciale omaggio alla moglie, davvero al passo coi tempi.
Steinmeier, dichiarazione d'amore presidenziale via Facebook
Anche un presidente ha un'anima e soprattutto una sua pagina Facebook. Cambiano i tempi, la comunicazione politica è intrecciata con i fatti privati e i moti sentimentali. Se Trump ha fatto di Twitter la cassa di risonanza mediatica del suo agire politico, è su Facebook che il nuovo capo di Stato ha voluto fare una dichiarazione d'amore alla moglie.
Sotto una foto in cui Steinmeier è seduto in auto e dà la mano alla moglie mentre si scambiano uno sguardo d'intesa, ha scritto: "Cara Elke, ti voglio ringraziare di cuore per il fatto che tu mi segua. Non è una cosa scontata. Non potrei farlo senza di te. Senza di te non l'avrei fatto". Infatti la signora Elke Buedebender, 55 anni, che di professione fa il giudice, lascerà la toga per dedicarsi interamente al ruolo da first lady e alla figlia Merit, di 20 anni.
I coniugi sono sposati dal 1995, ma la dichiarazione d'amore del marito sembra quella di uno sposino fresco di nozze.
L'ex ministro si insedierà con la signora Elke a palazzo Bellevue, residenza ufficiale del presidente della Repubblica tedesca che si trova a Berlino, il prossimo 18 marzo.
Donò un rene alla moglie malata
Frank-Walter Steinmeier di gesti d'amore che hanno impressionato e commosso l'opinione pubblica tedesca ne ha già fatti.
Sei anni fa non ha esitato a sospendere ogni attività politica quando per aiutare la moglie ammalata, le donò un rene. Un gesto che gli ha dato una popolarità immensa trasformandolo in eroe.
Il presidente 'anti-Trump' ha fatto il pieno di voti
Per conquistare la presidenza gli sarebbero bastati 631 voti; invece il neopresidente ne ha conquistati ben 300 in più, dunque 931 voti su 1239 dei grandi elettori presenti, grazie all'appoggio della coalizione di governo, oltre che dei Verdi e del Partito liberale. A suo favore si è espresso il 75% dei grandi elettori in plenaria al Reichstag, il Parlamento.
Due volte ministro degli Esteri, una volta candidato cancelliere, capogruppo della Spd al Bundestag, Frank-Walter Steinmeier, ha sempre sottolineato d'essere uomo del rispetto dei valori democratici d'Occidente.
Grande mediatore, è uno degli politici più popolari in Germania, e si contrappone all'ondata di populismo che viene dall'America: "le loro urla non hanno niente a che vedere con la forza che cercano d'avere", ha detto nel discorso inaugurale, esortando a distinguere tra fatti e bugie e lanciando un appello per preservare la libertà e la democrazia in un'Europa unita.
Da presidente vuole essere "uno che infonde coraggio perché la democrazia non sopporta la rassegnazione. Non viviamo su un'isola, siamo parte di un mondo che comporta rischi e anche noi siamo colpiti da questi rischi, ma siamo coraggiosi e non temiamo il futuro"; è convinto che gli interessi della Germania e quelli dell'Unione europea coincidano, specie se la Germania si ritaglierà come crede, il ruolo di ultimo antidoto al populismo e di primo bastione anti Trump.