Il suicidio assistito di DJ Fabo in Svizzera ha riportato di grande attualità il tema dell'eutanasia che in Italia continua ad essere vietata. Oltre al Paese elvetico, ci sono altre nazioni del vecchio continente dove sono legali diverse forme di eutanasia. Bisogna fare innanzitutto le dovute differenze tra eutanasia attiva, passiva e suicidio assistito. La prima consiste nel decesso diretto del paziente tramite la somministrazione di farmaci mentre l'eutanasia passiva è l'interruzione di cure ed assistenza che tengono in vita la persona ammalata.
Il suicidio assistito è un atto del paziente di porre fine alla sua vita con mezzi forniti da un medico.
La mappa della 'dolce morte'
L'Olanda, come in altre tematiche, rappresenta un Paese all'avanguardia considerato che tanto l'eutanasia quanto il sucidio assistito sono legali dal 2001. Il Belgio ha raggiunto questo traguardo l'anno successivo e dal 2014 viene praticata l'eutanasia anche sui minori. In Lussemburgo, invece, è diventata legale nel 2009 su richiesta del malato. La situazione varia da Paese a Paese, in Spagna ad esempio l'eutanasia passiva ed il suicidio assistito sono entrambi ammessi, mentre in Francia è parzialmente consentita soltanto l'eutanasia passiva; in Svezia ed in Germania quest'ultima è legale, rispettivamente dal 2010 e 2015.
Nel Regno Unito invece il sucidio assistito è consentito soltanto in casi estremi. L'interruzione di cura viene inoltre ammessa in Finlandia ed Ungheria. Dando uno sguardo al resto del mondo, l'eutanasia passiva è stata legalizzata in Messico nel 2008 ed in India nel 2011 mentre negli Stati Uniti d'America è possibile il suicidio assistito ma soltanto negli Stati della California, Montana, Nuovo Messico, Oregon, Vermont e Washington.