23,53 miliardi di euro. E' questa la cifra stimata dalla protezione civile che servirà a coprire tutti i danni causati dalle scosse di Terremoto che, dalla terrificante notte del 24 Agost, hanno flagellato l'intero Centro Italia.
La Protezione Civile fa la stima dei danni del terremoto: serviranno 23 miliardi
La terra ha iniziato a tremare la notte del 24 Agosto, radendo completamente al suolo Amatrice e altre piccoli frazioni del territorio reatino e del marchigiano. Da quella terribile scossa di magnitudo 6.0, il terremoto non ha più smesso di lasciare in pace la popolazione del Centro Italia.
Le scosse del 24 e del 30 Ottobre hanno distrutto Norcia e altri paesini umbri, quelle del 18 Gennaio scorso hanno prodotto ulteriori gravi danni a molti degli edifici già tormentanti dai precedenti terremoti, ma sopratutto hanno confermato la presenza, inserorabile e costante, del sisma. Oggi la Protezione Civile ha nviato a Bruxelles un fascicolo con la richiesta dei attivazione del Fondo di solidarietà dell’Unione Europea e tutti i dettagli riguardanti i costi per la ricostruzione. La stima iniziale presentata all'Unione Europea prevedeva uan richiesta di 7,6 miliardi di euro, ma le scosse di Ottobre prima e di Gennaio poi hanno incrementato la scifra. La stima finale della Protezione Civile recita che serviranno quasi 24 miliardi di euro per coprire tutti i danni provocati dal sisma.
Danni strutturali ed costi dell'emergenza: ecco come sono suddivisi i 23 miliardi
I 23,53 miliardi di euro serviranno a coprire sia i danni strutturali agli edifici che i costi riguardanti i piani d'emergenza attivati in occasione dei tre eventi sismici principali. Il costo dei danni agli edifici è stato così suddiviso: 12,9 miliardi per gli edifici privati e 1,1 per quelli pubblici.
I costi per l'emergenza, che equivalgono ai rimanenti 10 miliardi, copriranno i soldi impiegati per il ripristino delle infrastrutture, degli impianti, delle telecomunicazioni e dei trasporti, quelli per sanità e l'istruzione, quelli per gli alloggi provvisori e per i servizi di soccorso e infine quelli della messa in sicurezza e della protezione del patrimonio culturale. Sono quattro le regioni interessate dall'opera di ricostruzione che verrà effettuata coi soldi dell'Unione Europea: Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria.