Sono stati ben trecento i militari impegnati fin dalle prime ore dell'alba in una maxi operazione che ha visto l'esecuzione di 34 ordinanze di custodia cautelare. Gli arrestati facevano parte di un'associazione criminale specializzata in droga e armi, con base in sardegna e diramazioni nel nord Italia. Il loro intento era il furto dei resti del fondatore della casa automobilistica modenese, enzo ferrari. L'intenzione della banda criminale formata da sardi residenti in Emilia era di estorcere denaro ai famigliari del fondatore della Ferrari.

Sventato il sequestro della salma dell'inventore del cavallino rampante

I malviventi, tutti originari di Nuoro, avevano predisposto il loro piano nei minimi dettagli per rubare la salma di Enzo Ferrari, il fondatore della mitica rossa, e per poter richiedere un riscatto alla famiglia. La banda, e la loro intenzione di sequestro, è stata scoperta dai carabinieri in un'indagine sul traffico di armi e droga che dalla Sardegna si era diramata in tutto il nord del nostro paese. Gli agenti hanno intercettato gli arrestati ed ascoltato il loro piano di sequestro, così dopo diversi pedinamenti ed appostamenti durati diversi mesi, questa mattina i 34 componenti della banda sono finiti tutti in manette.

Il piano dei malviventi e l'arresto

Il piano di sequestro della salma di Enzo Ferrari era perfetto, un blitz con un furgone, il furto della bara e la fuga verso un nascondiglio prestabilito. Il clamoroso sequestro è stato però sventato dai carabinieri, che stamattina hanno arrestato gli ideatori. Alle prime luci dell’alba di oggi, martedì 28 marzo, i carabinieri hanno dato inizio a una vasta e articolata operazione, con l’impiego di oltre 300 militari, che ha visto l'arresto di 34 persone.

Il piano, anche se studiato nei minimi dettagli, per fortuna non ha funzionato, e la salma di Enzo Ferrari rimane nel cimitero di Modena.

Con l'arresto di queste persone è stata sgominata una banda esperta in traffico di droga ed estorsione, difatti il sequestro della salma sarebbe stato eseguito con scopo di estorcere denaro alla famiglia Ferrari per vedersi restituita la salma del loro parente.

Si chiude così un tentativo di sequestro assai bizzarro, che ci fa tornare in mente la sparizione di un altro mito, Mike Bongiorno, della sua salma ancora oggi, dopo diversi anni, non si hanno notizie, e non sono mai stati arrestati gli ideatori di un furto che anche dopo diverso tempo non fa dar pace alla famiglia del noto presentatore.