I genitori del piccolo Charlie, Connie Yates e Chris Gard, hanno lottato fino alla fine con la speranza di salvare la vita del loro bambino; non sono bastate le innumerevoli petizioni e gli appelli della coppia a smuovere gli ingranaggi della macchina della giustizia londinese; a decidere per la vita o la morte di Charlie è stata l’Alta Corte di Giustizia.

Il piccolo Charlie Gard alla nascita era sano

Charlie Gard è un bambino di otto mesi, alla nascita, il 4 agosto scorso, sembrava essere in buona salute; col passare del tempo tuttavia, i medici hanno scoperto che il piccolo era affetto da una rara malattia genetica, la sindrome del deperimento del Dna mitocondriale, che provoca, in chi ne è colpito, l’indebolimento del tono muscolare e del sistema nervoso.

La cura sperimentale negli Stai Uniti

Charlie è stato ricoverato al Great Ormond Street Hospital con la speranza di potergli salvare la vita. Tuttavia, a detta dei medici dell’ospedale dove è in cura il bambino, l’unica possibilità sarebbe una cura sperimentale negli Stati Uniti, una cura che, come hanno riferito i dottori ai giudici, non solo non sarebbe efficace, ma prolungherebbe la sofferenza ed il processo di morte del piccolo Charlie.

L'estenuante lotta dei genitori del bambino

Connie Yates e Chris Gard hanno lottato fino alla fine. Questi genitori spinti dalla speranza di poter portare il piccolo Charlie in America per le cure hanno raccolto più di un milione di sterline, grazie al crowdfounding e all’aiuto di moltissime persone che hanno donato i loro soldi per salvare la vita del bambino.

Anche gli avvocati difensori della coppia hanno intrapreso una lotta assidua per far valere il diritto alla vita di Charlie Gard, sembra però che tutti questi sforzi siano stati vanificati dalla decisione dei giudici.

La sentenza dei giudici dell'Alta Corte di Giustizia londinese

I giudici dell’Alta Corte di Giustizia non ritengono giusto allungare le sofferenze del bambino, seppur anche loro hanno dovuto prendere una decisione molto difficile, hanno appoggiato il volere dei medici del Great Ormond Street Hospital, cioè quello di staccare la spina al piccolo Charlie.

La disperazione e la speranza

Alla lettura della sentenza le lacrime sono scese sui volti distrutti dei genitori che subito hanno deciso di ricorrere in appello; chissà se riusciranno a far intraprendere al piccolo Charlie Gard quel viaggio della speranza.