Sta proseguendo l’inchiesta che ha portato in carcere il direttore provinciale dell’Agenzia delle Entrate di Genova, arrestato con l’accusa di corruzione. Insieme a Walter Pardini, sono finiti in manette due commercialisti e un avvocato, rappresentanti dell’azienda Securpol, che ha un contenzioso tributario di oltre 20 milioni di euro. L’altra sera, all’uscita del ristorante Manuelina di Recco, i tre professionisti hanno consegnato al direttore dell’Agenzia delle Entrate una busta contenente 7.500 euro, ma gli uomini della Guardia di Finanza hanno filmato tutta la scena e condotto le quattro persone in carcere.
Oggi sono iniziati gli interrogatori di fronte al giudice Paola Faggioni, che ha ascoltato in carcere i tre professionisti napoletani e il direttore di genova, rimosso immediatamente dall’incarico come si può leggere in un comunicato ufficiale sul sito Internet dell’Agenzia delle Entrate.
'Quei soldi erano un regalo personale'
Di fronte agli inquirenti Walter Pardini inizialmente ha negato, poi ha sostenuto che quei soldi erano il suo stipendio. Nell’interrogatorio successivo ha dato una nuova versione dei fatti, sostenendo che la bustarella era un regalo spontaneo e non il pagamento di una tangente per chiudere un occhio sul contenzioso tra la Securpol e il Fisco. L’ex direttore ha riferito al giudice di non essere a conoscenza del contenuto della busta e i tre professionisti hanno detto di avergli consegnato quei soldi per ringraziarlo dei consigli ricevuti per risolvere la procedura fiscale.
L’inchiesta per corruzione all'Agenzia delle Entrate prosegue
Walter Pardini ha iniziato a lavorare alla direzione dell’ufficio di Genova all’inizio del 2016, prima era il direttore della sede di Livorno, e gli inquirenti hanno iniziato seguire le sue mosse da allora. Sembra che sia proprio a Livorno che è entrato in contatto con gli esponenti della ditta napoletana, i quali hanno trasferito la sede a Genova proprio per poter affidare a lui le pendenze tributarie.
La Securpol ha filiali in tutta Italia ma a Genova non ha nemmeno un ufficio, per questo motivo la Guardia di Finanza sta indagando a 360° ed ha sequestrato tutte le transazioni firmate da Pardini negli ultimi anni. C’è il sospetto che siano coinvolte molte persone, ma il contenuto degli interrogatori è stato secretato dal magistrato. Da parte sua la Securpol sostiene di aver scelto Genova per motivi legati esclusivamente al target commerciale, un’ipotesi che le Fiamme Gialle ritengono assai poco credibile.