È caccia ai responsabili della morte di 22 persone e del ferimento di decine di adulti e bambini. La polizia di Manchester ha eseguito oggi due ulteriori arresti, ha riportato la BBC. La prima televisione inglese ha anche dichiarato che sono 8 finora le persone sotto custodia cautelare. La donna fermata ieri sera nel quartiere di Blackley, è stata invece rilasciata in quanto non ritenuta coinvolta nell’attentato, contro di lei non risulta nessun capo d’imputazione. Durante le perquisizioni a tappetto, che dal giorno dell’attentato di lunedì sera sono proseguite in modo sempre più serrato, è stata effettuata stamattina all’alba un’esplosione controllata nel quartiere di Moss Side.

La premier Theresa May, per la quarta volta dall’attentato, si consulterà con il comitato Cobra, che gestisce le situazioni d’emergenza.

Stesso esplosivo usato a Parigi e a Bruxelles

Il deputato statunitense Mike McCaul, presidente dell’House Homeland Security Committee, ha affermato che l’attentatore non era un lupo solitario, ma faceva parte della rete terroristica ispirata all’Isis. L’esplosivo utilizzato nell’attentato di Manchester, ha detto McCaul, è il Tapt, lo stesso usato nei massacri di Parigi e di Bruxelles. Nel mentre però, probabilmente anche a causa dell’affare Russiagate, la polizia di Manchester ha deciso di non condividere le informazioni sull’attentato di due giorni fa con gli statunitensi.

Secondo la BBC, che ha divulgato la notizia, la decisione delle forze dell’ordine britannica ha a che fare con la pubblicazione da parte della stampa americana di informazioni sensibili sull’inchiesta.

Salman Abedi cellula della rete terroristica islamica

Il ventenne britannico di origine libica Salman Abedi non ha agito di testa sua, avevano pensato fin dall'inizio gli investigatori.

Gli arresti che si sono susseguiti dal giorno del massacro hanno portato in carcere anche il padre e il fratello dell’attentatore. Il padre prima di venire arrestato aveva detto che Salman era un giovane normale: studiava all’università di Manchester al Nothernden College; uno studente modello con ottimi voti che non presentava particolari problemi.

Una descrizione di un giovane perfettamente inserito nella società inglese che però non trova riscontri con gli elementi emersi e pubblicati dal New York Times: nelle immagini scattate sul luogo del massacro e diffuse dal quotidiano americano, si vedono anche i particolari dei resti del detonatore. Secondo i cronisti statunitensi le foto dimostrano chiaramente che non si è trattato dell’atto di un mitomane solitario, ma di un’azione pianificata nei minimi dettagli; il che lascia pensare che dietro l’attentato vi sia uno studio di mesi e diverse menti.

Le reazioni del governo britannico

Theresa May si sta strettamente coordinando con la polizia e con i comitati antiterroristici britannici. Stamani ha annunciato che verrà ulteriormente innalzato il livello d’allerta nel Paese. Attesa al G-7 di Taormina ha già dichiarato di ridurre la sua permanenza allo stretto necessario, per tornare al più presto nel Regno Unito in modo da affiancare le forze dell’ordine britanniche .