In questi giorni si è parlato molto di questo fenomeno che si è sviluppato sulla rete, al quale sono state attribuiti più di cento decessi in Russia. Si tratta di un 'gioco' denominato Blu Whale (Balena Blu) che secondo quanto si è appreso dai maggiori organi di stampa, sembrerebbe circolare in internet, coinvolgendo migliaia di adolescenti. Questo macrabo gioco, consiste nel dover affrontare cinquanta sfide a difficoltà crescente, alle quale i partecipanti non possono sottrarsi, pena ritorsioni. Molti hanno parlato di bufala mediatica e di fake news, ma non sono dello stesso parere i componenti della Fondazione sulle Neuroscienze Brf, che affermano invece il reale coinvolgimento di moltissimi giovani compresi nella fascia di età che va dai 16 ai 18 anni.

Blu Whale bufala o verità?

La notizia è partita dalla Russia, dove sembrerebbero essersi suicidati più di cento ragazzi, il programma Le Iene ha anche trattato il problema con un ampio servizio, nel quale ha anche fatto vedere immagini molto forti. Molti però si chiedono se può trattarsi di una fake news, cioè una vera e propria bufala oppure no. A tal proposito è intervenuta la dottoressa Donatella Marazziti, psichiatra della Fondazione sulle Neuroscienza Brf, che insieme al sociologo Mario Campanella, hanno affermato che si tratta di un gioco "a cascata". In realtà si tratterebbe di un sistema di affiliazione di gruppo con condivisione macabra, in pratica un vero e proprio rischio reale che avrebbe già coinvolto in Italia ben duemila adolescenti.

Lo scopo è il suicidio

Il fine principale di questo macabro gioco, è il suicidio e siccome si tratta di ragazzi molto giovani, il rischio è diventato molto attendibile. Gli esperti hanno parlato di effetto apparentemente aggregativo, che agisce sui nuclei fondamentali del pensiero. Blu Whale è un gioco ad alto rischio psicologico, che porta i ragazzi a togliersi la vita, lanciandosi da palazzi molto alti, come testimoniato dalla trasmissione di Italia 1 nell'ampio reportage.

Marazziti e Campanella hanno lanciato un appello al Ministro Marco Minniti per potenziare il controllo da parte della Polizia Postale ed evitare possibili tragedie a danno di molti adolescenti italiani. Secondo un servizio pubblicato su Huffingtonpost.it, una ragazza di tredici anni avrebbe partecipato alla sfida mortale ed è svenuta a scuola davanti ai compagni di classe, sul corpo aveva evidenti tagli ad un avambraccio oltre a ferite superficiali già rimarginate.

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