Il fenomeno Blue Whale continua a dilagare come una piaga sociale. Il gioco mortale con cui centinaia di adolescenti stanno perdendo la vita, ha creato tensione anche all'Associazione che da anni si occupa di prevenzione e repressione di abusi sui minori. Sono state adottate anche delle misure, analizzate di seguito.

L'allarme

Prima una premessa generale. Il gioco del Blue Whale è stato ideato da Philipp Budeikin, arrestato di recente, per "mettere alla prova" le nuove generazioni, ritenute da lui stesso inutili e superflue. Si tratta di una serie di step successivi con cui si spinge una mente debole - quale potrebbe essere quella di un ragazzino - fino al limite del suicidio tramite una manipolazione virtuale con chat e messaggi.

Il Telefono Azzurro si è dichiarato preoccupato a seguito del moltiplicarsi dei casi di denuncia per autolesionismo e tentato suicidio. Una delle misure più concrete è stata la redazione di un decalogo di prevenzione contenente una serie di comportamenti che l'adolescente dovrebbe rispettare se dovesse trovarsi in una situazione improcrastinabile.

I punti del decalogo sono i più diversi e tutti mirano alla prevenzione della potenziale vittima ad esempio con l'inclusione sociale - per evitare che il ragazzo venga emarginato e possa accrescere i sentimenti di odio nei suoi confronti - o ancora tramite azioni semplici come uscire di casa, stare con gli amici, a chiedere aiuto, ad informare persone di fiducia del proprio stato d'animo o a riferire lo stato d'animo di una persona cara che ha le medesime intenzioni.

Il trend

Ciò che ha preoccupato maggiormente, oltre alla situazione italiana, è stato il trend di atti autolesionistici e di tentato suicidio che, secondo quanto affermato dall'OMS in un report, avrebbe raggiunto apici non indifferenti. Nel 2015 infatti, il suicidio avrebbe portato la morte per 67.000 persone stimate. L'autolesionismo sarebbe la seconda causa di mortalità maggiore tra le ragazze adolescenti ed è invece la principale per gli adolescenti di alcune parti del mondo, come nel Sud Est Asiatico.

I dati sono piuttosto preoccupanti anche nel nostro paese. In Italia, le linee d'ascolto dell'Associazione Telefono Azzurro continuano a registrare innumerevoli casi di ragazzi e ragazze intenti all'autolesionismo ed al tentato suicidio. Basti pensare che solo quest'anno (non ancora concluso) sono state raccolte ben 59 segnalazioni di atti lesivi su sé stessi, nonché oltre 50 casi tra tentativi di suicidio e ideazione suicidaria.