Una ragazza 15enne caduta nel terribile gioco della Blue Whale e una madre che ha capito quello che la figlia stava per fare. È quanto accaduto a Fiumicino, vicino Roma, dove Sara (è questo il nome di fantasia scelto dai media per tutelare la privacy della ragazza) stava eseguendo le regole del folle gioco che la avrebbero portata a togliersi la vita. In un'intervista all'agenzia di stampa 'Adnkronos', la mamma di Sara ha parlato di quello che è accaduto a Sara e ha voluto mettere in guardia i genitori di molti adolescenti.
Caso Blue Whale a Fiumicino
L'allarme di quello che stava succedendo ad una 15enne di Fiumicino è partito da una sua amica, che - dopo essersi resa conto che la ragazza stava cadendo nella trappola della 'Blue Whale' - ha prontamente avvertito la polizia, che si è subito messa in contatto con la madre di Sara e ha sequestrato i contenuti delle chat dell'adolescente.
"Mi sono detta più volte che Sara non si sarebbe mai inflitta delle lesioni, ma evidentemente mi sbagliavo", queste le prime parole della madre della ragazza, che ha continuato dicendo che "quando le ho raccontato che avevo capito tutto lei è scoppiata a piangere e mi ha mostrato un taglio sull'addome. Sembrava essersi tagliata con un oggetto molto appuntito.
Quella era una delle cinquanta regole previste dalla Blue Whale". Queste le dichiarazioni choc dopo il brutto episodio avvenuto a Fiumicino. A quanto pare, secondo le regole stabilite dal curatore della ragazza, Sara sarebbe dovuta morire facendosi decapitare da un treno.
Blue Whale, altri casi a Fiumicino
Da quanto emerso negli ultimi giorni, quello di Sara non sarebbe l'unico caso di Blue Whale in Italia.
Sembra, infatti, che altri quattro adolescenti siano stati coinvolti nel gioco della morte a Fiumicino. Per questo, l'assessore alla scuola del comune laziale, Paolo Calicchio, si è subito messo in moto per contrastare il fenomeno. Il suo obiettivo è quello di mettere in piedi - nel più breve tempo possibile - una macchina di supporto per quei giovani coinvolti nel pericoloso fenomeno della 'Balena Blu'.
Ad ogni modo, l'assessore invita i genitori a monitorare costantemente i propri figli adolescenti. Soprattutto grazie ad un ruolo di vigilanza che può essere ricoperto solo da un genitore, infatti, potranno essere scongiurati - in futuro - casi simili a quelli di Sara.
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