Il terra ha tremato nel reatino nelle ultime ore. L'Invg (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia) ha registrato un terremoto di magnitudo 3.1 con epicentro a circa 5 km da Cittareale (Rieti). L'ipocentro è a 12 km di profondità. Nell'area interessata dal sisma prosegue il salvataggio della speleologa trentenne, originaria di Terni, che ieri pomeriggio è rimasta ferita a una profondità di 150 metri. Stava ispezionando, con altri speleologi, un pozzo della grotta delle Sibille. Paura alquanto diffusa, ieri, nel reatino, dove molte persone hanno avvertito una forte scossa di terremoto.

Nessun danno a cose e persone a Rieti

Nessun danno a cose o persone è stato finora registrato, a Rieti e provincia, a seguito di una scossa sismica di magnitudo 3.1, con ipocentro a 12 km di profondità ed epicentro a pochi chilometri da Cittareale. In tale zona è rimasta ferita una speleologa ternana, che avrebbe riportato lesioni mentre perlustrava una delle grotte delle Sibille. Sul posto sono accorsi immediatamente molti esperti del Soccorso alpino e speleologico stanno lavorando alacremente per riportare alla luce la trentenne ternana. Sembra che sia già stato creato un punto di contatto tra l'esterno e l'interno dell'incavatura. Le condizioni della donna sono stabili grazie all'intervento di un medico che stava esplorando le grotte con lei.

Anche il sanitario fa parte del gruppo Grotte pipistrelli del Cai di Terni. Sembra che i tecnici del Soccorso alpino accorsi a Cittareale per raggiungere l'amante delle cavità naturali e delle grotte siano una cinquantina. Ci vorranno diverse ore per raggiungere la donna e portarla fuori.

La speleologa è ferma al pozzo Eku, a 150 metri di profondità

La speleologa ternana è ferma nel pozzo Eku, a 150 metri d profondità. Francesco Nelli, sindaco di Cittareale, ha affermato che la situazione è sotto controllo: i soccorritori riusciranno sicuramente a salvare la speleologa ferita. Una giornata intensa, insomma, quella di ieri a Rieti.

Terremoto e ferimento di un'amante delle cavità naturali hanno tenuto in tensione i soccorritori che, anche adesso, sono al lavoro. L'Italia centrale, dunque, continua ancora a tremare. Lo scorso 27 aprile, ad esempio, a Rieti e Ancona sono state avvertite dalla popolazione tre scosse sismiche, che hanno avuto come epicentro Visso, un paesino in provincia di Macerata. La prima ha avuto una magnitudo di 3.5; la seconda e la terza rispettivamente di 4.0 e 4.1. Fortunatamente, dopo quelle scosse non sono stati registrati danni a cose o persone.