Un uomo di 58 anni, che risiede in provincia di Terni ma è originario del padovano, per oltre 9 anni è riuscito ad intascare la pensione di invalidità civile, conseguendo in questo modo un ammontare di circa 130 mila euro, perché per l'Inps risultava completamente non vedente, quando invece le cose non stavano affatto così. Il soggetto, la cui condotta è stata accertata mediante un'operazione chiamata 'A prima vista', attualmente è stato posto agli arresti domiciliari, in seguito ad un'ordinanza che è stata emessa dal giudice per le indagini preliminari Simona Tordelli, ed è accusato, insieme alla compagna 50enne, di truffa aggravata continuata in concorso ai danni dello Stato.

Per l'Inps è cieco, ma in realtà fa il guardialinee

Sicuramente l'uomo non ha fatto granché per nascondere alle autorità il proprio comportamento truffaldino. Non solo, infatti, è stato sorpreso alle prese con attività quali fare la spesa e leggere dei documenti senza alcun tipo di aiuto, ma addirittura è stato beccato mentre svolgeva per hobby il guardalinee in alcune partite dilettantistiche. I carabinieri ternani incaricati di seguire le indagini hanno dichiarato come il finto non vedente sia stato individuato mentre segnalava in modo del tutto corretto la fuoriuscita del pallone dalla linea laterale e si muoveva tranquillamente attraverso il campo senza supporti tecnici, il che ha dimostrato palesemente come dal 2008 ad oggi abbia simulato una condizione inesistente.

L'avvocato chiede la revoca dei domiciliari

Nel corso dell'interrogatorio di garanzia, il soggetto ha deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere alle domande che gli sono state rivolte. A parlare in sua vece è stato il suo avvocato, Luca Passoni, che ha richiesto la revoca dei domiciliari, sostenendo che non ci siano motivi che giustifichino il provvedimento restrittivo data l'impossibilità di reiterazione del reato contestato o di inquinamento delle prove.

Il legale, che ha presentato la documentazione ritenuta centrale all'interno dell'iter processuale che verrà affrontato prossimamente, è convinto che si arriverà a chiarire definitivamente la vicenda. Dal canto suo, però, il pubblico ministero Marco Stramaglia in aula ha chiesto la conferma degli arresti e, se dovesse ottenerla, la prossima mossa per il 58enne sarebbe quella del Tribunale del riesame. Come si concluderà questa avvilente situazione?