Incapucciato con il mephisto nero, il maresciallo paracadutista dei Carabinieri, Antonio (il cognome è top secret) parla con l'accento di Castelvetrano, suo paese natale in Sicilia. Purtroppo lo è anche del boss mafioso Matteo Messina Denaro e, lui, il Comandante Alfa si rammarica di non essere ancora riuscito ad arrestarlo. È simpatico e scambia subito una battuta con il suo capo, il generale Michele Franzè che l'ha formato umanamente e militarmente, fin dalla caserma di Livorno dei paracadutisti del Tuscania. Qui nel 1977 è nato il Gis. il gruppo d'intervento speciale dei Carabinieri.

L'affabilità sotto la maschera

"Per lei, mi sono giocato una tipa" e si riferiva all'ordine di non uscire dalla caserma dei parà di Livorno, in buoni rapporti con i colleghi della Folgore, per andare a telefonare a una fanciulla. Il generale ha letto il suo best seller, "Comandante Alfa. Io vivo nell'ombra". Lo ha fatto di getto, ma gli facevano male gli occhi per la commozione di tanto cuore e coraggio. Un episodio toccante è il Comandante Alfa che si toglie il mephisto, per abbracciare una bambina, Laura Spadafora, dopo l'irruzione nel covo della n'drangheta che l'aveva sequestrata. Lei, in pigiama, gli dice: "Finalmente, ti stavo aspettando" e ieri, all'Unione Industriale, lo ascoltava, sorridendogli con un vestitino estivo.

In "Comandante Alfa", il maresciallo Antonio scrive che quel giorno sul pianerottolo, c'era il Pm Marcello Tatangelo che ha appena chiesto l'ergastolo per Rocco Schirripa, che avrebbe sparato a Bruno Caccia. Mentre aspettava impaziente l'esito dell' indagine da lui coordinata, il magistrato ha cronometrato l'intervento e poi si è complimentato: "Avete fatto tutto in 6 secondi".

Due libri autobiografici

Quando, però, la maestra ha assegnato alla figlia del maresciallo Antonio un tema sul sequestro Spadafora e la sua liberazione, la bambina a malincuore si è rifiutata di farlo, per motivi di sicurezza. Ora il padre, il maresciallo paracadutista Antonio, alias Comandante Alfa, ha scritto due libri autobiografici ("Cuore di rondine" e "Comandante Alfa"), per mettere nero su bianco una vita per la giustizia.

Rimpiange che questi sacrifici gli abbiano impedito di godersi l'infanzia dei figli.

Arresti senza spargere sangue

Il Pg Saluzzo racconta che gli anni della nascita del Gis erano quelli dei sequestri di persona della n'drangheta, per affermare il dominio su Torino. Fa un significativo paragone tra la rivolta dell'80 nel carcere di Trani, repressa dal Gis, calandosi con gli elicotteri e senza corpo ferire e quella, 10 anni dopo, nel carcere di Alessandria che finì con 7 morti. Il Caffè Letterario di ieri ha fatto riflettere sulla cronaca nera di oggi, quando un ragazzo ha chiesto notizie del ruolo del Gis nella cattura di Igor il Russo che ha ucciso due persone ed è in fuga da un mese. Anche per Il maresciallo e il generale, le troppe voci disturbano le ricerche e gli hanno seccamente risposto che è un'indagine difficile, perché Igor conosce bene la campagna tra Ravenna e Bologna, dove vive da 3 anni.

Ora potrebbe nascondersi in un appartamento, ma loro intervengono solo quando glielo ordinano gli investigatori come fecero per il sequestro di un'altra bambina, segregata su una roulotte in viaggio tra il Cuneese e la Liguria, Patrizia Tacchella.

Interventi risolutivi

I loro risolutivi interventi contro i sequestratori hanno ridato la libertà al bambino Augusto De Megni, in mano all'Anonima Sarda e a Cesare Casella, prigioniero dell 'n'drangheta in Aspromonte. Il Comandante Alfa ricorda le notti passate con i giovani colleghi a decidere il da farsi, mentre i loro coetanei erano in discoteca o a guardare le partite di calcio.

L'allievo che supera il maestro

Il modello erano le teste di cuoio israeliane che entrano in azione dopo le indagini del Mossad.

Ora con gli altri corpi speciali inglesi, canadesi e statunitensi, gli israeliani vengono da loro per addestrarsi. Una delle prime azioni del Gis è stata la liberazione degli ostaggi su una nave a Entella al largo delle coste magrebine. Si sono lanciati con il paracadute in mezzo al mare, li hanno liberati e arrestato i terroristi palestinesi. Il 60enne Comandante Alfa ha in mente un campo di addestramento nei pressi di Roma per corpi speciali e ragazzi. che vogliano scaricare la propria andrenalina.