Raqqa, città della Siria e capoluogo del governatorato omonimo, viene unanimemente considerata il quartier generale dello Stato Islamico, che ne ha preso il controllo almeno dal gennaio 2014. In una fase tanto delicata a livello internazionale, visti gli ultimi avvenimenti che hanno avuto luogo nel Regno Unito, le milizie curdo-siriane, sostenute apertamente dagli Stati Uniti di Trump, stanno sferrando una imponente offensiva finalizzata alla liberazione della città. Ieri, martedì 6 giugno 2017, diversi contingenti militari sono penetrati nel territorio urbano di Raqqa.

Una serie di bombardamenti operati dalla coalizione hanno preceduto l'ingresso nella città. Sembra che quest'ultima sia assediata dai curdi lungo tre fronti. Le milizie impegnate nell'attacco sarebbero guidate dal PKK, il Partito dei Lavoratori del Kurdistan, e dalle Syrian Democratic Forces, un'alleanza di milizie multietniche impegnate nella guerra civile siriana.

L'assedio

La battaglia si preannuncia lunga e sanguinosa, e non di facile risoluzione. Molti analisti ritengono a ragion veduta che si stia profilando lo stesso scenario relativo alla liberazione di Mosul, la capitale irachena dello Stato Islamico, sotto attacco dallo scorso ottobre e non ancora espugnata completamente. In entrambi i casi, diversi bombardamenti sono stati operati dalla coalizione per distruggere le vie di comunicazione (tra cui principalmente ponti) allo scopo di isolare i combattenti Isis e impedire loro la fuga, come anche la possibilità di rifornirsi.

Raqqa è stata occupata dal Califfato dai primi mesi del 2014. La sua eventuale caduta sancirebbe una vittoria di fondamentale importanza per le forze della coalizione, mentre risulterebbe essere un colpo mortale per l'Isis.

Teheran sotto attacco

Nel frattempo, un commando composto da diversi uomini armati ha aperto il fuoco questa mattina contro il Parlamento di Teheran, capitale dell'Iran.

L'attacco è stato indirizzato verso diversi addetti alla sicurezza presenti sul posto, mentre era in corso una seduta di deputati. Praticamente contemporaneo un altro attacco suicida avvenuto nel santuario dell'Imam Khomeini, dove sono stati colpiti diversi pellegrini durante la loro visita al sacrario del padre fondatore della Repubblica Islamica Iraniana.

Un'altra esplosione si sarebbe udita nei pressi della metropolitana del Mausoleo di Khomeini. Alcuni media, pur non avendo ancora informazioni certe, ipotizzano si tratti a tutti gli effetti di un terzo attacco terroristico.