In questi ultimi tempi abbiamo sentito tutti parlare della Blue Whale Challenge grazie al servizio del noto programma televisivo Le Iene. Il perfido "gioco" ha iniziato a contagiare quasi ogni paese dell'Europa partendo dalla Russia: qui, come riporta il noto portale di informazione 'Il Post', sono stati accertati circa 130 casi di giovani vittime partecipanti a questa tremenda iniziativa. In questi ultimi giorni un altro caso sospetto è sbarcato in Italia, precisamente a Molfetta, in provincia di Bari nella regione della Puglia. Un ragazzo di soli diciassette anni infatti, esattamente cinque giorni fa, avrebbe tentato di suicidarsi sui binari in attesa dell'arrivo del treno.

Cos'è la Blue Whale Challenge

Il noto "gioco" è nato in Russia già da qualche tempo e da poco è sbarcato in tutta Europa. La Blue Whale Challenge consiste nel rispettare alcune regole che, persone chiamate "curatori", ti ordinano di eseguire nel giro di cinquanta giorni attraverso i canali social quali Facebook o Vkontakte (il Facebook russo).

Le prove in questione sono di svariato tipo: dallo svegliarsi alle 4.20 ogni mattina e guardare un film horror ad incidersi la pelle provocandosi gravi ferite a livello cutaneo. Le forze dell'ordine italiane hanno già cominciato a lavorare su questa incredibile faccenda scoprendo già diversi casi in Italia, come il ragazzo di soli quindici anni che il 6 marzo scorso si è lanciato dal grattacielo di piazza Matteotti a Livorno.

Un incidente terribile che tuttavia ha aperto ad una visione più ampia di un problema assolutamente da non sottovalutare.

Nuovo caso Blue Whale Challenge in Italia?

La Procura di Trani ha aperto una vera e propria indagine riguardo ad un ragazzo di 17 anni che nella provincia di Bari, precisamente a Molfetta, si era recato sui binari con dei vistosi tagli sanguinanti su mani, fronte e braccia.

Qui avrebbe tentato il suicidio in attesa dell'arrivo del treno: la fortuna tuttavia ha voluto che alcuni Carabinieri, intervenuti sul posto dopo una segnalazione avvenuta in maniera anonima alle sei del mattino di venerdì 2 giugno, sono intervenuti portando in salvo il giovane ragazzo.

Trasportato all'ospedale più vicino, ovvero il Policlinico di Bari, quest'ultimo, dopo essere stato curato dai medici, ha confessato ai carabinieri e la madre di aver passeggiato lungo la stessa strada sin dalle ore quattro del mattino ma di non avere nulla a che fare con il noto gioco.

L'orario in questione tuttavia è uno degli orari tipo della stessa Blue Whale Challenge, ed il tutto potrebbe dunque coincidere sull'ipotesi sulla quale stanno indagando le forze dell'ordine. Per questo motivo, tutti i dispositivi elettronici del giovane diciassettenne sono stati sequestrati dalla Procura di Trani per verificare la possibile sinergia tra questo caso ed il perfido gioco nato in Russia.