Il viaggio della nave C -Star, noleggiata dal gruppo politico Generazione Identitaria dal Gibuti, ha subito una brusca battuta d'arresto: l'imbarcazione ha attraccato presso il porto di Cipro, dove l'equipaggio è stato fermato per controlli a bordo.

Al seguito del comandante è stato rinvenuto un gruppo di venti clandestini indiani di origine Tamil, privi di documenti regolari, parte dei quali avrebbe dichiarato l'intenzione di richiedere asilo politico in Europa. Per questa ragione, il responsabile della nave e l'armatore sono stati trattenuti e al momento sarebbero formalmente indagati per traffico di esseri umani e falsificazione di documenti -una versione divergente da quanto riferito da GID-.

La versione della storia fornita dagli Identitari.

Generazione Identitaria, costola dell'omonima formazione francese nata nei primi anni 2000, racconta l'episodio in una diversa chiave di lettura. I venti indiani a bordo avrebbero seguito, in realtà, un corso comprensivo di esame finale per abilitazione alla navigazione marittima, e il comandante della nave li avrebbe ospitati per questo scopo. Inizialmente, il loro viaggio avrebbe dovuto terminare sulle sponde dell'Egitto, per poi riprendere alla volta dell'oceano Indiano al fine di rimpatriare gli ospiti. A seguito di controlli avvenuti già nel canale di Suez, presso il cui porto però non avrebbe potuto attraccare, la nave avrebbe modificato la propria rotta virando verso l'isola di Cipro; onde la conclusione, per ora, del viaggio della missione di rimpatrio dei migranti.

Ulteriori accuse da Generazione Identitaria

Oltre a denunciare il fermo dell'equipaggio come un atto d'intralcio alla protesta pacifica messa in atto dai suoi militanti, GID evidenzia inoltre un fatto rinvenuto dagli attivisti squallido: responsabili di ong straniere, al momento dell'ispezione del natante, avrebbero offerto passaggi in direzione delle coste italiane ai venti indiani; confermando, a detta di GID, le intenzioni malevole delle stesse organizzazioni nei confronti dei popoli europei coinvolti.

Sembra ormai chiaro che la nave, noleggiata tramite una riuscita operazione di finanziamento tramite canale monetario virtuale Bitcoin (si parla di 76000 dollari raccolti allo scopo) non riuscirà a sbarcare sulla costa ionica come annunciato nelle scorse settimane. GID e Defend Europe hanno dichiarato che avrebbero comunque raggiunto le coste libiche con ogni mezzo necessario.