Donald Trump non perde occasione per porsi al centro della politica e della cronaca internazionale. Il Presidente USA ha ribadito le proprie convinte posizioni in tema di difesa comune dei paesi del Nord Atlantico al vertice tenutosi stamattina a Bruxelles, nella nuova sede NATO inaugurata nel 2017 dallo stesso Trump. Anche se le agenzie stampa riportano di un successivo ammorbidimento dei toni, tra Donald e la sua omologa tedesca Angela Merkel sono scoppiate subito scintille, soprattutto su temi delicati quali le alleanze strategiche e gli spazi di manovra geopolitici.
Trump: aumentare la spesa comune contro la Russia
Già nelle prime battute del consesso dei capi di Stato e di Governo l'atmosfera si è immediatamente riscaldata: l'inquilino della Casa Bianca, dopo aver richiamato i paesi membri dell'Alleanza alla responsabilità di contribuire maggiormente al mantenimento della NATO, ha tuonato contro Angela Merkel, rea a suo dire di "stringere tuttora accordi energetici con Putin, rischiando di dipendere del tutto dagli approvvigionamenti energetici dall'Est", citando peraltro l'ex capo di Stato Gerhard Schröder. La reazione della Cancelliera è stata altrettanto decisa: la stessa ha risposto di "aver conosciuto, nella Germania Est, la dipendenza da una potenza straniera e di apprezzare di essere in una democrazia e di poter assumere in piena libertà ogni decisione politica".
Con queste parole, la Kanzlerin ha inteso sottolineare al leader statunitense la propria indipendenza nelle decisioni in diversi settori economici strategici d'importanza vitale per il paese.
Conte: "Nostro interesse è controllare la sponda Sud"
Mentre, verso l'ora di pranzo, si stemperavano gli attriti e Trump ribadiva l'antica amicizia tra Stati Uniti e Germania, il premier italiano Giuseppe Conte ha approfittato della scena per ribadire il proprio apprezzamento verso gli sforzi di apertura verso Oriente della NATO, ribadendo però la necessità di pattugliare il fronte africano e mediorientale per contenere i flussi migratori e il potenziale rischio di ingresso in Europa di foreign fighters.
Il punto dell'aumento delle richieste di contributi dall'1 al 4% del PIL non è stato affrontato direttamente da Conte, che si è limitato a ribadire la fedeltà italiana al Patto Atlantico. Per quanto attiene alle linee guida principali, quindi, pare che si riconfermi la generale tendenza protezionistica trumpiana, senza destare peraltro molte sorprese.